April 14, 2010

Onsen e riflessioni di primavera.


Dopo un piacevole viaggio a bordo della Romance Car, con panorama compreso di splendidi sakura in piena fioritura ai lati dei binari, io e la piccola Yuka-chan non ci aspettavamo che arrivate ad Hakone il paesaggio fosse ancora più bello.
Dal capolinea di Hakone Yumoto ci siamo letteralmente arrampicate sulle montagne a bordo della Hakone Tozan line, per un viaggio mozzafiato di circa mezz'ora.

Foto by Marito-chan

Yukina ha saltellato per tutto il vagone indicandomi continuamente rami di ciliegio, oppure uccellini colorati e incurantemente svolazzanti sui binari, e facendo ciao ciao con la zampina a tutti gli addetti della ferrovia che al nostro passaggio salutavano con un leggero cenno del capo.

L'accoglienza all'Onsen è stata come al solito calorosa ma discreta, concedendoci subito la possibilità di rilassarci con un buon tè caldo.


Per poi fiondarci nel meraviglioso e caldissimo rotenburo in legno di pino, un'ampia vasca posizionata all'aperto e circondata da alberi in fiore, prenotata ad uso esclusivo per circa 40 minuti.


In Giappone recarsi all'onsen significa concedersi un breve ma intenso momento di pace, circondati dalla natura e coccolati dalle bollenti acque termali, che hanno il potere di rimetterci davvero a nuovo. Per non dimenticare l'ottima cucina tipica, ricca di cibi di stagione e di lavorazioni particolari legate strettamente al luogo in cui ci si trova, sempre abbondante sia a cena che a colazione.


Yuka-chan adora fare il bagno la mattina presto, quando la luce del giorno è ancora tenue e la sala dell'onsen è tutta per lei. L'acqua che scorre copiosa, i fiori della roccia che fluttuano delicati, l'aria calda che circola dentro ripulendoti dalla pesantezza della città.

Il luogo ideale per ricaricarsi dentro e fuori, una breve ma intensa pausa per riaffrontare con rinnovata energia la vita quotidiana, spesso piena di eventi poco piacevoli dai quali preferiremmo in molti stare lontani.

A volte io e Yuka-chan ci guardiamo di soppiatto e scoppiamo a ridere, pensando a come è cambiata la nostra vita negli ultimi due anni.
Ci ritroviamo proprio in Giappone, Paese che a volte sentiamo così estraneo e a volte, invece, così incredibilmente familiare. Sarà perché tra le nostre due Isole vive davvero un incredibile legame, fatto di folate di salsedine e abitudini radicate nei secoli. Sarà perché spesso ci si sente stranieri anche in casa propria.

Ringraziamo i nostri affezionati lettori e dalla nostra continueremo a leggere con rinnovato interesse chi ci racconta del Giappone attraverso i propri occhi, che siano quelli del turista innamorato o del salary man stressato o di chi condivide con speranza un sogno ancora da realizzare. O quelli di chi, come noi, il Giappone lo vive nel quotidiano, spoglio di tante illusioni e forse nella sua dimensione più cruda, ma sempre felice di condividere con il mondo le proprie piccole scoperte su questo Paese così intricato e affascinante allo stesso tempo.

Per il momento io e la piccola Yuka-chan vi lasciamo, ma con il dolce :)

PS. Questo blog è tornato alla normalità e serenità consueta, con buona pace di chi voleva che quel certo messaggio fosse definitivamente recepito.


April 05, 2010

Yuka-chan e il suo primo Hanami.

A Tokyo finalmente è arrivata la primavera.
Pare che il mese di Marzo sia il periodo più brulicante di traslochi, trasferimenti e start-up dell'anno, in quanto da Aprile tutto ricomincia e si veste di nuovo in occasione della stagione della rinascita.

E a proposito di Resurrezione, con la piccola Yuka-chan abbiamo approfittato della Domenica di Pasqua per fare una piacevole scampagnata sotto i fiori di ciliegio, in compagnia di altre due belle gattine... umane, che ci hanno reso la giornata indimenticabile :)

In Giappone fare hanami è il secondo sport nazionale, subito dopo il baseball... :D Scherzi a parte, sebbene l'hanami descriva semplicemente l'atto di ammirare i fiori di ciliegio, è una bella occasione per riunirsi con gli amici e le persone care per trascorrere una giornata all'aria aperta. Magari passeggiando in silenzio sotto un'infinita nuvola rosa e facendosi accarezzare dai raggi del sole in tipico stile Kyotese, oppure mangiando, bevendo e cantando letteralmente accampati sotto agli alberi come succede nei maggiori parchi di Tokyo.
Due stili completamente diversi ma gettonatissimi per "fare primavera".


Noi ci siamo adattate alle usanze del luogo in cui abitiamo e munite di una grossa scorta di delizie take out ci siamo recate nel maestoso Shinjuku Gyoen, lasciandoci cullare da migliaia di batuffoli rosa tra chiacchiere e risate spensierate.

Il vento un pò frizzante e il vociare tutt'intorno mi ha riportato a certe domeniche di primavera nella mia Isola natale, in cui incuranti del tempo incerto ci si riuniva in spiaggia per stare finalmente all'aria aperta. Ma al posto della sabbia dispettosa era tutto un volo di petali rosa, che si posavano birichini sui nostri manicaretti.


E per concludere ecco una bella foto ricordo che la mia gattina dedica a tutti i suoi adorati fan sparsi per il mondo.