April 28, 2007

私と昇る朝日。Il Sol Levante ed io.

 初めて、日本のことに気がついたのは6歳ころのことだった。カルニヴァルの祭りの時に母が髪を結ってくれて、自分の化粧品で私の顔を化粧してくれ、素敵な着物を買ってくれたのだった。しかし、アニメの中で見た文字の動きので、その先より気がついたものだと思う。好きなプッチーニのマダマ・バタフライを聞いたり、ジャポニズムに影響されたクリムトの芸術を勉強したり、また、仕事や色々な機会などで、だんだん日本と日本文化に興味を持つようになった。
 特に、私のサルデーニャ島と太平洋の列島-日本が類似関係にあるのを発見した時の驚きだった。たとえば、その類似関係のひとつとに、サルデーニア語は文法も発音も日本語のそれととっても似ていることだ。友達の話によると、1994年から早稲田大学で教えている菅田先生によって完成したサルデーニア語と日本語の辞書があるそうだ。菅田先生が初めて、フィレンツェ住在のイタリア留学生として、サルデーニャへ行ったのは1964年のことだ。菅田先生によると、日本人は閉鎖的な国民なので、サルデーニャ人とはとても違っているそうだ。でも、私の日本留学からすると、日本人ももてなしがうまい国民だと思うし、また植民地(化)政策に反抗したサルデーニャ人の閉鎖性が良く分かる。
 サルデーニャは牧畜地方だと言われる。確かに農業と牧畜業は大切にしなければならないが、海の資源も多くて、植民地(化)制度政策はサルデーニャ人に反抗されたとはいえ海岸地帯に住みながら、今世界中で有名な製品がますます輸出されている。その中に、4月の終わりから6月の初めまで、500年間からサルデーニャの海に鮪の漁業がある。ほとんどの鮪は72時間以内日本へ輸出されていて、さしみなどとして食べられている。その上、日本で生産される鱲子(カラスミ)ととてもよく似ているボッタルガと言う製品も有名だ。また、サルデーニャ料理の基本的な材料は鰻だ。1386年の古い資料の中に、鰻とボッタルガについて書かれてある。
 要するに、サルデーニャと日本の関係が色々あるが、またインターネットで調べてみる、この特別な話を知り、もう一度驚いたことがあった。去年の夏、「篠原(しのはら)がくじ」という横浜出身地の政治学者はサルデーニャ語と畜産業を学ぶためにヌッリと言うサルデーニャの小さい村で住んでいた。 サルデーニャ歓待に献身的な手伝いで答え、サルデーニャチーズと習った畜産業を日本へ輸入したいと言った。今、「切れ長の目をしている牧者」と言われる。
篠原さんのようなサルデーニャが好きな人を心から感謝する。
 この簡単な調査をもとに、皆さんに私の心に同居している島の関係を伝えることができたら嬉しい。

La prima volta che ho preso coscienza del Giappone avevo circa 6 anni.
Accadde quando la mia mamma, per carnevale, mi comprò un bellissimo vestito da geisha. Ricordo ancora che mi acconciò i capelli in uno chignon morbido e mi truccò con il suo make-up profumato.

Ma nella mia mente il Giappone era già presente per via di quelle strane scritte che comparivano durante le puntate dei miei cartoni animati preferiti - in particolare quella che ne siglava la fine, una sorta di "CCV" tutto rovesciato (つづく). E continuò ad esserlo quando mi appassionai all'opera grazie alla Madama Butterfly di Puccini, o quando studiai come Le Japonisme contaminò uno dei più grandi artisti dello scorso secolo, Gustav Klimt.

Negli anni il mio interesse verso il Sol Levante è via via aumentato fino a sfociare in una vera e propria passione, grazie anche a diverse esperienze lavorative e non che mi hanno portata a stretto contatto con questo popolo gentile e discreto, e che ho sempre sentito molto vicino al mio ideale di civiltà.

Ciò che mi ha particolarmente sorpreso è stato il progressivo riconoscere e identificare le diverse relazioni tra la mia terra, la Sardegna, e quell'Isola così lontana ai confini del Pacifico, che da sempre mi attira. Tanto per dirne una, basti pensare alla struttura grammaticale. Se infatti traduciamo letteralmente una frase compiuta dal giapponese all'italiano, verrà fuori un periodo dalla struttura molto vicina a quella sarda.
Inoltre, grazie alla segnalazione del mio caro amico Tore, ho scoperto che dal 1994 esiste un dizionario nugoresu-giapponesu-italianu, opera del Prof. Shigeaki Sugeta, che impartisce lezioni di sardo agli studenti di linguistica romanza della Waseda University di Tokyo. Sugeta Sensei ha conosciuto la mia Isola nel 1964. Allora viveva a Firenze, dove studiava italiano grazie a uno scambio universitario. Fece un viaggio come turista e si innamorò della mia Terra. Nonostante egli non trovi particolari analogie tra queste due Isole, definendo i giapponesi una popolazione molto più fredda e chiusa rispetto ai sardi, nella mia modesta opinione e in seguito al mio soggiorno in Giappone, posso affermare che in fatto di ospitalità i Giapponesi non hanno davvero nulla da invidiarci. E la chiusura che il Professore non ha riscontrato nel popolo sardo è invece ben rappresentata dalla resistenza che i Sardi hanno opposto nei secoli verso i colonizzatori.

È inoltre errato pensare che la Sardegna sia una terra che vive esclusivamente di pastorizia. Anche se i prodotti agricolo-pastorali sono molto importanti, i nostri mari sono pescosi e, nei secoli, diverse popolazioni si sono stabilite nelle nostre coste, non riuscendo ad intaccare l'entroterra, dando così origine a nuove e importanti lavorazioni oggi famosissime in tutto il mondo.
Una di queste è la pesca del tonno. Proprio nei mari della Sardegna, e più precisamente presso le tonnare del sud-ovest (Carloforte e Portoscuso), attive da circa 500 anni, da fine aprile ai primi di giugno si ripete questa antica tradizione. Gran parte dei tonni pescati in Sardegna vengono esportati in Giappone, e consumati entro 72 ore dalla cattura. La parte ventrale del pesce, la più ricca di grassi, è molto apprezzata sulle tavole giapponesi sotto forma di sashimi. Un'altra importante lavorazione è quella della bottarga, detta anche il caviale dei sardi. Sembra siano stati i fenici i primi a salare e stagionare le sacche ovariche dei muggini, pesce altrimenti poco prelibato. E in Giappone, in maniera simile, da secoli si lavora il karasumi.
Cercando su internet, ho scoperto che già in un documento del 1386 si parla di una nave corsara catalano - aragonese che cattura un veliero mentre esce dal porto di Oristano, carico di "anguilla salada e bottarge". Come in Giappone, infatti, l'anguilla è parte integrante della tradizione culinaria sarda.

E, sempre tramite la Rete, sono venuta a conoscenza del fatto che in Sardegna sono stati ripetuti diversi tentativi di introduzione, a scopo di allevamento, della vongola verace giapponese Tapes philippinarum, specie affine alla vongola verace autoctona (T. decussatus). Nel complesso, i risultati ottenuti sono stati sicuramente inferiori alle attese. Unica esperienza di allevamento è, infatti, quella condotta da qualche anno nella laguna di Corru Mannu, nei pressi di Arborea.

Per concludere, la più grande scoperta in assoluto è stata questa. La scorsa estate Shinohara Gakuji, trentaduenne di Yokohama e dottore in Scienze politiche da dieci, è stato ospite in Sardegna in una piccola azienda biologica nei pressi di Nuoro, per imparare la lingua e apprendere l'arte della pastorizia sarda. In cambio ha offerto le sue braccia e la sua dedizione a un mestiere antichissimo, che Shinohara san vorrebbe un giorno importare in Giappone insieme al formaggio biologico di Nurri. È già stato soprannominato "il pastore dagli occhi a mandorla".
A lui e a tutti coloro che amano la mia Terra, spesso trascurata dagli stessi Sardi, va il mio più profondo rispetto.

Con questa modestissima indagine ho voluto raccontarvi qualcosa di me, mettendo a confronto le due Isole che mi attraggono ai capi estremi del mondo, e che convivono da sempre nel mio cuore.


8 comments:

  1. おはようございますマメハさん!
    このトピックは素晴らしいわよ! けれどもブログで和訳も読むのを楽しみにしています。
    ところで本当に面白いからおおぜいの日本人は「私と昇る朝日」を見ますように。

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  2. E' stato un piacere leggere la versione "kanseishitata" in giapponese. Inoltre davvero illuminante l'esempio di Shinohara-san: e se andassi alla penisola di Ise e mi proponessi come pescatrice di perle?

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  3. Carissima クラウディア, すごいね!全部日本語でも書いてある☆ サルディニアと日本の共通点、興味深く読ませてもらいました(^-^) 私は、知り合って以来ずっと、クラウディアのの醸し出す日本人女性以上に”大和撫子な雰囲気”に故郷日本を思い出し、見習いたいとも思っています。 それではまた今夜会いましょう☆ 楽しみにしています(^-^) はるこ

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  4. こんにちは。
    大変、興味深い記事です。
    それにしても、日本語が上手ですね。
    日本に留学していたのですね。
    サルデーニャ語と日本語の辞書はぜひ欲しいですので、日本で探して見ます。

    Ciao Claudia!
    è molto interessante questo articolo!
    Soprattutto scrivi il giapponese benissimo,non sapevo che hai studiato in Giappone.
    Mi interessa il dizionario sardo-giapponese molto,lo cercherei in Giappone.

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  5. Bellissimo post davvero! E' da un pò che mi frullavano in testa paralleli simili, e devo dire che ho ritrovato qui, già scritti, parte di quei ragionamenti, su cui non posso che concordare!

    PS: mi hai anche fatto ricordare la singolare, ma abbastanza corretta, pronuncia di alcune parole sarde del prof.Sugeta in un'intervista a Videolina di tanti anni fa.

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  6. Cinghius:
    Grazie mille, un pensiero condiviso per me è aria pura!
    Sugeta-Sensei... spero di incontrarlo presto *_*

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  7. ...ma che bello!

    io sono molto affezionata al Sardegna e mi sto appassionando anche al Giappone!

    ho avuto l'opportunità di lavorare, di diventare amica e di essere ospitata da tuoi conterranei. sono rimasta entusiasta della tipicità del territorio e dell'amore profondo che lega gli abitanti alla terra. È una cosa unica, bellissima, che qui in toscana per esempio non sentiamo.
    un orgoglio di appartenenza, unico e meritatissimo
    un filo rouge con il paese del sol levante sicuramente
    a presto

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  8. La Francese:
    Grazie!
    Ma anche noi sardi siamo fortunati, perché chi ci accoglie lo fa con il cuore, come la tua Toscana, dove abbiamo modo di lavorare con la terra e i nostri amati cavalli da tanti anni.
    A presto! ^^

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