Grazie al meraviglioso blog di Comida de Mama, risorsa infinita di ricette ma anche di mille curiosità viste attraverso gli occhi di una vera cittadina del mondo, ho scoperto una nuova e interessantissima affinità tra le due Isole che da sempre convivono nel mio cuore.
Leggendo il suo articolo "Culurgiones e gyoza", ho realizzato che la tipica chiusura a spiga di grano dei culurgiones si assomiglia molto a quella dei gyoza, piatto nipponico (ma di origine cinese).
I culurgiones (letteralmente "calzoni") sono un tipo di pasta ripiena di patate e menta tipica dell'Ogliastra, dal sapore delicato e cremoso. Anche se qualche pastificio distribuisce nelle maggiori città dell'Isola, per mangiare quelli tipici bisogna fare parecchi chilometri nell'entroterra (ma ne vale la pena). La foto l'ho presta in prestito dal bellissimo fotobook di Ogliastra su Flickr.
I gyoza, invece, sono ripieni di carne di maiale, verdure e spezie. Potete ammirarli nel fotobook di Comida de Mama e trovate la ricetta dettagliata nel suo blog.
Inutile dirvi che sono golosissima di questi piatti, e mi è venuta pure voglia di cimentarmi nella realizzazione di entrambi (anche perché, a detta delle mie zie, se non imparo presto non trovo marito... eheheh).
June 27, 2008
Una spiga in comune.
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Devono essere proprio buoni!
ReplyDeleteCiao Max!
ReplyDeleteSi, sono semplici ma deliziosi.
Sarebbe bello leggere una ricetta con i culurgiones nel tuo originalissimo blog ^^
Io lo avevo sempre sospettato!! O meglio l'ho sempre in effetti notato senza effettivamente "pensarci troppo su".
ReplyDeleteSono talmente buoni che mi sta venendo l'acquolina in bocca!
Che belle isole!! E che buona cucina in entrambe!
Ora i nostri gyoza stanno variando
ReplyDeleteper la sua popolalità^^
Mi è ricordato quando ero una giovane studentessa spesso facevamo le feste dei gyoza con gli amici, dove si porta varie ingrendienti tipo carne, gamberi, formaggi, uova e verdure.. ecc e li riempivamo dentro la pasta con gioia e mangiavamo. che è divertente e fa lo stomaco soddisfare^^ Oltre la festa del salmone, anche questo facciamo!
A proposito, ci riescerai a realizzare sicuramente tutti i due e troverai un marito* ... e potrai scegliere sia italiano sia giapponese, che fantastico^^
...La mamma del mio ragazzo è sarda,
ReplyDeletequando li cucina da loro è grande festa! :)
Anch'io li adoro...
Amo la cultura e le tradizioni della tua isola. L'anno scorso, nel Mare di Internet, ho incontrato una cantante speciale. Si chiama Simona Salis e questo è il suo sito:
http://www.simonasalis.com/
...
Un bacio.
Miriam
Annalafatina:
ReplyDeleteche bella scoperta, vero? tutto merito di Comida de Mama (da sola non ci sarei mai arrivata).
Vivi-chan:
Grazie mille per le tue parole di incoraggiamento, ultimamente sento molta pressione da quel punto di vista... eheh
Occhidaorientale:
Che bella cosa mi hai rivelato!
Sono felice che tu conosca le tradizioni della mia Isola :)
Ora sbircio il sito della cantante...
Heilà! Come va?
ReplyDeleteSono ancora vivo ^^
...ma è una leggenda... oppure a Tokyo esiste un mega-depato al cui interno ci dovrebbero essere un trentina di ristoranti di Gyoza che una volta all'anno fanno una gara a chi cucina i migliori gyoza?
L'ho sentito dire ma non ho le prove.....
Ahhhh, i gyoza, quanto li adoro. Quando posso non me li faccio mancare e per fortuna in quasi tutti gli izakaya si possono trovare.
ReplyDeleteMi piacerebbe trovare il posto di cui parla Matteo ^_^
Ciao Matteo!!!
ReplyDeleteOgni tanto ricompari!!! :D
Non conosco questa gyoza-competition ma se scopro qualcosa mi ci fiondo :)
Però potremmo chiedere a Yuichiro (a proposito, il suo nome in hiragana si scrive ゆういちろう).
Rob:
Tra ottobre e dicembre passo sicuramente dalle tue parti, scoprpacciata di gyoza insieme prenotata eh :)
Allora. I gyoza ho imparato a farli. Adesso cara Kazu, non posso esimermi dal cimentarmi coi i culurgiones. Pregasi sparare in rete ricetta originale (possibilmente di qualche parente affidabile tipo mamma, nonna o zia).
ReplyDeleteEli-chan!!!
ReplyDeleteFinalmente!!!
Stavo per scriverti un'email per sapere che fine avevi fatto!
La ricetta dei culurgiones la trovi proprio sul link del post, comunque presto chiedo a mia madre per maggiori dettagli :)
Tanti baci!
Nooooooooooo, io adoro i culurgiones!!!!!!!!
ReplyDeleteFratellino:
ReplyDeleteprometto che appena ci vediamo provo a prepararteli... ^^
hai ragione, i culurgiones sono veramente bellissimi.
ReplyDeletela mia amica sumi diventerebbe matta a farli, la prossima volta che ci vedremo probabilmente saremo ad Amsterdam, dove ci siamo conosciute, è stata la mia seconda studente di cucina italiana a domicilio, un osso duro perchè le sa tutte! E poi siamo diventate molto amiche.
Tra molto poco torneranno a tokyoe andrò a torvarla.
Dovevi vedere Marta a giocare con le bimbe quando erano tutte ancora piccole non frequentavano la scuola, era un gramelot nippo-italo-nederlandese, Cose che nemmeno Dario Fo.
Grazie per l'apprezzamento, i gyoza a me piace molto farli, più che mangiarli, mentre Marco e Marta sono entusiasti e li vorrebbero sempre.
E la foto che hai scelto piace molto anche a me.
ReplyDeleteDai che impariamo prima o poi.
vengono a conoscere il tuo mondo sardonipponico grazie a Comida, grande dispensatrice di novità. Sono una foodblogger romana, amante della cucina giap, sul mio blog c'è una rubrica dedicata interamente alla cucina giapponese, gestita da un ragazzo italiano che vive a Tokyo. Io nel mio piccolo mi sto cimentando anche con il matcha, ne sono diventata un'appassionata, e sono sempre alla ricerche di nuove idee di utilizzo. Mi piace molto anche il tuo sito professionale, bello bello :-) Domani vado a provare un nuovo ristorante giap aperto vicino piazza cavour, ti farò sapere se ne vale la pena. E poi domenica parto per la tua isola italiana :-) Ti lascio un saluto, è stato un piacere!
ReplyDeleteFrancesca
Comida:
ReplyDeleteti lancio un invito: io, te e Sumi a Tokyo per una sessione di culurgiones, con Marta e Marco come assaggiatori ufficiali (ma stai sicura che si unirà pure qualcun altro...) ;)
Francesca:
grazie a te per la graditissima visita, non vedo l'ora di leggere tra le pagine del tuo coloratissimo Blog. Buonissima Sardegna!
eeeehhhh... se non ci sono altri imprevisti vedrò di aggiornarti nel weekend... Mannaggia all'oracolo di Asakusa...
ReplyDeleteEli-chan:
ReplyDeleteattendo paziente e prego l'Oracolo :D
Fame!!! ^^
ReplyDeleteIn effetti è curioso quanto si assomiglino! Complimenti per questa chicca
ReplyDeleteOgliastra-san:
ReplyDeletecomplimenti a te per il tuo blog! Ho appena scaricato il programma estivo in Ogliastra. Chissà se riesco a fare un salto.
Baci!
Kazu... ricordati di sganciare la ricetta familiare di questi ravioloidi... l'altra prevede l'uso del Bimby: troppo tecnologica.
ReplyDeleteGrazie kazukura! Se ti trovi da queste parti aggiungi pure al programma estivo una culurgionata sulla spiaggia ;)
ReplyDeletemmmmhhhhh ...
ReplyDeleteFai attenzione con la ricerca di marito per il tramite dei culurgiones.
Conosco "benino" una che li fa da urlo. Il marito l'ha trovato (15 anni fa ...) ma la qualità è quella che è.
Nessuna garanzia che ne peschi uno bello e buono come la delizia d'Ogliastra.
E neanche un "soddisfatti o rimborsati".
.... eheheheheh
Cosimotrombetta:
ReplyDeletema magari potessi ambire a tanto!!!
Io intanto ho comprato patate, farina e mattarello.. :D
PS. ho il limone carico di fruttini e la Hoya Carnosa alla seconda fioritura, livello di godimento altissssimo ^^
Chi doma un agrume in vaso dimostra un pollice verde non da poco.
ReplyDeleteBRAVA !!!
Appena ce la faccio ti posto una foto del mio sfizio di quest'anno:
Un praticello di basilico greco sotto una pianta di pomodori diventata alta 1 metro e mezzo e bella carica di frutti.
Godimento altissimo anche nel mio giardino al quarto piano !!!
Clima ideale quest'anno !!!
Che dire? Per quanto mi riguarda Sardegna batte Giappone 1 a 0! Adoro i culurgiones e non potrei mai e poi mai barattarli con dei gyoza!!
ReplyDeleteMa tu li sai fare?
B.
Bunny:
ReplyDeletei gyoza mi sono riusciti, bruttini ma buoni ^^ Invece i culurgiones non ho mai provato a farli, nell'insieme il procedimento non è difficile ma ci vuole molta abilità per stendere la pasta e chiuderli "a spiga". Se li faccio ti invito di sicuro!