Tutti i miei amici giapponesi e non che frequentano la mia terrazza, hanno avuto almeno una volta l'occasione di gustare la mia fregola.
Si tratta di una pasta tipica sarda, realizzata a mano solo con semola di grano duro, acqua e sale, che si presenta come un insieme di granellini dalla dimensione varia e dalla forma irregolare; in genere viene tostata al forno, cosa che le dona qualche chicco più scuro e un sapore davvero speciale. Ogni volta che torno a casa faccio carichi di queste saporite pepite in tutte e due le versioni, fine e grossa.
Per realizzarla in casa è necessario essere muniti di scivedda e freguera, i contenitori tradizionali di terracotta con le apposite scanalature che servono alla formazione dei granelli. La lavorazione è un po' lunga, ma ricorda molto le pratiche Zen per la calma e la serenità che ci vengono restituite durante l'operazione, un po' come quando si prepara l'inchiostro nella pittura Sumi.
La mia ricetta preferita è la fregola allo scoglio, che preparo con frutti di mare, gamberi e moscardini. Ci vuole una giornata intera per prepararla, ma se volete sapere come si fa scrivetemi. Mi piace molto anche la versione autunnale con funghi porcini, e quella più semplice ma sempre saporita con patate e bottarga (ovvero il mio pranzo di oggi... ^^).
Recentemente ho visto nei supermercati una triste versione industriale della fregola. Si presenta sotto forma di grosse palline, tutte dalla identica forma e un po' tozze. Non so perché ma mi ha fatto venire in mente il sushi che si vede in certi supermercati, preparato con gli stampini e precedentemente scongelato (orrore).
Diffidate dalle imitazioni e, se avete difficoltà a reperirla, vi aspetto in terrazza ^^
July 12, 2008
Fregola e Zen.
Posted by Claudia Casu at 13:35
Labels: amici, cucina veloce, curiosità, fregola sarda, la mia terrazza, Sardegna
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Pensavo fosse un dolce,non l'ho mai provata,si possono utilizzare altri contenitori?Che vino accosti con questa pietanza?Sono facilmente reperibili nei negozi o supermercati?Grazie A-san
ReplyDeleteKazu-sensei*
ReplyDeleteAllora faremo una corso di cucina alla tua terrazza? Participo domani con molta volontà^^
Siete in un paese dell'origine di "Slow Food". Ora ci influenza e ci fa ispirare in tantissimi modi.
Quello che sono tramandati da tanti anni fa esiste modestamente ma sicuramente.
Forse anche 100 anni dopo esisteranno..^^
Anche se sono qui che prego mia madre di prepararla... posso venire lo stesso nella tua terrazza?
ReplyDeleteDeve essere proprio buona!
ReplyDeleteAllo scoglio! Voglio assaggiare quella allo scoglio!!!!
ReplyDeleteChe bello dev'essere saper cucinare, io per ora me la cavo solo col riso freddo (ricette inventate) e il tomino alla piastra pasticciato (ricetta inventata pure lei!)...
A proposito: in Francia ho comprato il cesto di bambù per cucinare al vapore... ma sai per caso come si usa???? Non c'erano le istruzioni.. ç__ç
Grazie a tutti per i numerosi commenti ^^
ReplyDeleteAnonymous:
Che io sappia il contenitore migliore per preparare la fregola è quello di terracotta con le scanalature. Inoltre, nelle sue preparazioni c'è sempre una base di brodo/zuppa e non è un piatto da portare in barca, ti consiglio qualcosa di più pratico. Per quanto riguarda il vino, a quale pietanza ti riferisci? È come se mi chiedessi: che tipo di vino si accosta agli spaghetti? ...e che cosa intendi per "Sono facilmente reperibili nei negozi o supermercati"?
Annalafatina:
saresti davvero la benvenuta! Ti aspetto!!!
Mia adorata Vivi-chan:
saresti un'allieva perfetta, quasi quanto lo sei come maestra☆
È vero, "Slow food" è una filosofia molto interessante e vorrei studiarla meglio. In Giappone va molto di moda, vero?
Max:
devi provarla, prima o poi ^^
Francy:
se vieni a Roma te la preparo volentieri! Per il cestello ti scrivo tutto via email... ;)
Cara Kazu ovviamente,essendo anche il soggetto del tuo post,pensavo fosse chiaro che per il vino da accostare mi riferivo alla fregola e in entrambe le sue versioni: allo scoglio e autunnale.
ReplyDeletePer la reperibilità intendevo gli ingredienti. Secondo quanto tu riferisci "Ogni volta che torno a casa faccio carichi di queste saporite pepite..."... Essendo Venezia piuttosto distante dalla Sardegna mi piacerebbe conoscere se è fattibile per me riprodurre anche se non fedelmente questa meravigliosa pietanza.
Grazie della tua cortese risposta.
A.san
Anonymous:
ReplyDeleteHo menzionato tre ricette ben diverse tra loro, mi perdonerai quindi se non mi era chiara la tua domanda che si riferiva a "questa pietanza"...
Come potrai immaginare, tutto dipende dal condimento.
Con i piatti di pesce non mi dispiace abbinare i rosè, piuttosto che i soliti bianchi. Soprattutto se si aggiunge un tocco di pomodorino alla zuppa.
Alla fregola con porcini si può invece accostare uno chardonnay, ma solo perché non amo i souvignon; con i "piatti poveri", invece, sta ben anche un rosso non troppo robusto (secondo il mio modesto palato, anche con le zuppe di pesce).
Gli ingredienti per preparare la fregola sono semplicissimi: semola di grano duro, acqua e sale. Davvero hai difficoltà a reperirli a Venezia? In ogni caso, la preparazione è lunga e consiglio di comprarla già pronta. Ma dalle tue parte non saprei proprio dove! Sorry
...Sembra squisita... :)
ReplyDeleteDai un'occhiata qui:
http://www.flickr.com/photos/24187263@N02/sets/
...
;)
Dolce notte.
Bel parallelo quello della preparazione della fregola con lo Zen!
ReplyDeleteVolendo associare un vino sardo (rosso) alla versione con porcini, cosa ne pensi di un monica? Gli altri tipi forse sono un pò troppo robusti.
Cinghius:
ReplyDeleteOttima scelta, amo molto il nostro Monica. Personalmente ci vedo anche un buon Nuragus rosso (tra i miei preferiti il Pedraia di Santadi).
Salute! ^^
Mai assaggiata!! :-(
ReplyDeleteGrazie del suggerimento Cinghius,spero di poterlo reperire.Anzi se hai altri validi consigli enogastronomici della tua bella Sardegna, sarei ben felice di ascoltarli.Grazie A.san
ReplyDeleteIo c'ero...
ReplyDeleteOddio deve essere buonissima... c'ho una voglia di mangiarla :)
ReplyDeleteOh io vengo!! C'è un posto per me??
ReplyDeleteStefi:
ReplyDeletecerto che c'eri, e ci sarai :)
Paolo:
è un piatto semplicissimo ma delizioso. Uno di quei pochi cibi che mi fa piacere ritrovare per cena o il giorno dopo a pranzo (ma è difficile che ci arrivi, golosa come sono...).
Nic:
certo che vieni, anzi porta la fregola delle tue parti che è spaziale :)
... aggiungi anche questa ricetta a quella dei ravioloidi...
ReplyDeleteEli-chan:
ReplyDeletemi sto allenando a fare sia fregola che culurgiones, appena calibro le dosi ti scrivo ;)
Piuttosto, se passi dalle mie parti possiamo fare una sessione sardonipponica-austroungarica, no? bacii
Senz'altro. Io mi occupo dello strudel...
ReplyDeleteChe te lo dico a fare? Adoro anche la fregola!! Ma credo che non avrei mai la pazienza di prepararla in casa...ti invidio un po' per la tua calma zen ^^!!
ReplyDeleteUn bacio,
B.
Eli e Bunny:
ReplyDeletealla prossima "fregolata" tutte in terrazza da me!!!