[continua dal post precedente].
La visita ci porterà via almeno un'ora, così decidiamo di riposarci e pranziamo nei dintorni.
Più che per le sue fortificazioni, questo castello è noto per le meravigliose pareti interne dipinte dai pittori della scuola Kano, divenuta famosa dopo il 1500 per le sue raffigurazioni paesaggistiche e le scene in tradizionale stile cinese (la foto è di M-san, che ringrazio di cuore! io non avrei mai potuto trasgredire e fotografare l'interno del castello^^). La mia amica mi fa notare che il pavimento sotto i nostri piedi scalzi scricchiola producendo un rumore che ricorda il verso dell'usignolo. Con questo stratagemma nel castello era difficile introdursi di notte senza rivelare la propria presenza. Il giardino del castello è curato nei minimi dettagli e se si osserva con attenzione si può scorgere la presenza di omini nascosti tra i cespugli che in religioso silenzio e protetti da tute e maschere contro gli insetti estirpano erbe indesiderate e raccolgono gli aghi dei pini.
Dopo questo tuffo nel Giappone feudale, saliamo su un bus in direzione Kinkaku Ji, noto a tutti come il Padiglione d'Oro. Durante le mie lezioni di giapponese, le mie insegnanti utilizzavano spesso foto di luoghi famosi, tra cui questo meraviglioso tempio. La sensazione è sempre quella di entrare in un dipinto, ogni cosa è perfettamente al suo posto e l'unica cosa che ti riporta alla realtà è la presenza delle altre persone. Non posso fare altro che scattare numerose foto per essere sicura di ritrarre al meglio questo tempio che sembra sospeso sull'acqua, cercando di includere i bellissimi rami dei pini che si insinuano nella mia visuale. Il tempio non si può visitare internamente, così ci rassegnamo a seguire il percorso obbligato nel parco che regala viste nuove e sempre incantevoli del tempio. Ci fermiamo a gustare un tè verde accompagnato da un dolcetto di stagione tra i pini e le chiacchiere dei turisti. Notiamo due bei ragazzi italiani che cercano animatamente di fare amicizia con delle ragazze giapponesi. Io e A-chan ci scambiamo un'occhiata e scoppiamo a ridere... Dopodiché guardiamo l'ora, sono già le 18 e decidiamo di tornare verso la stazione, domani ci aspetta un'intensa giornata a Nara e dobbiamo effettuare il check in in hotel entro le 20...
A Kyoto ci sono tantissime altre cose da vedere, per dirne una le famose rappresentazioni di teatro Kabuki. Quasi tutte le guide suggeriscono di partecipare alla cerimonia del tè proprio a Kyoto, oppure di passeggiare nella famosa Via dei Filosofi possibilmente in primavera. Purtroppo il tempo a mia disposizione è stato molto limitato, ma la prossima volta cercherò di includere anche queste esperienze, tra le quali la visita del Toji, il tempio che vanta la pagoda più alta di tutto il Giappone.
Fino a qualche anno fa tutto ciò per me era solo un sogno, potevo viaggiare in questi ambiti luoghi solo attraverso i libri e gli occhi degli altri. Ma solo l'esperienza personale può regalare certe emozioni. Qualsiasi posto del mondo sognate di visitare, vi auguro di andarci presto per poterlo portare per sempre dentro di voi.
August 07, 2008
Geiko per un giorno. Ricordi giapponesi, 3° puntata.
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Grazie!
ReplyDeleteE' stato davvero bello viaggiare con le tue parole e visitare questi luoghi magici!
E grazie per l'augurio finale mi piacerebbe davvero visitare il Giappone!!! Magari in un periodo bello come la primavera o l'autunno!
purtroppo a kyoto ci siamo persi molte cose nel nostro recente viaggio, per tempi e contrattempi, non abbiamo ottimizzato visite e percorsi.
ReplyDeleteÈ l'unico rimpianto del viaggio... speriamo di poter rimediare con il prossimo ;)
...chiss� magari il kabuki ce lo perdiamo anche la prossima volta...
ReplyDeleteAnna:
ReplyDeleteti auguro di cuore di andarci! Potresti impazzire tra i tuoi amati bento, ce ne sono di stupendi e d'ora in poi non potrò fare a meno di pensarti quando ne vedrò uno :)
La Francese e Nathan:
Il tempo non basta mai per visitare i bei luoghi, pensate che dopo 14 anni a Roma ci sono dei posti che i miei amici giapponesi conoscono molto meglio di me :)
è bellissimo leggere i racconti del tuo viaggio in Giappone (un viaggio-studio se non ho capito male), quasi quasi mi sembra di essere lì! lo stratagemma di far produrre al pavimento un suono simile a quello dell'usignolo come sistema d'allarme è davvero ingegnoso! che bei posti...
ReplyDeleteun bacione e buona serata!
Babi-san:
ReplyDeleteproprio così, il mio primo viaggio in Giappone è stato per studio e nei weekend viaggiavo ^^
Ho passato due mesi full immersion nella vera vita giapponese, prendendo il treno la mattina presto schiacciata tra la gente e deliziandomi del cambio di stagione (a settembre il cielo cambia colore e si sene il canto di un insetto che sancisce la fine dell'estate).
Un bacione!
KK