Come sono diverse e mutanti le notti di Tokyo.
A volte il cielo è blu, a volte è bianco; altre volte preferisce non mostrarsi.
E noi che formicoliamo qui sotto, tutti presi dalle nostre vite, siamo paradossalmente così statici e regolari.
Succede poi una cosa davvero strana. Dopo le dieci di sera, fuori non fa più freddo.
Chiudo bene il cappotto, avvolgo con cura la sciarpa e appena mi tuffo fuori l'aria mi accarezza. Tiepida. Così la strada non fa più paura e si vedono solo i sorrisi.
E quando pochi passi mi dividono dalla Stazione ma un rosso mi obbliga a fermarti, basta alzare gli occhi al cielo. Lei è lì, raggiante nel buio, con la sua anima blu che sobbalza regolare.
Dolce notte Tokyo, città che non dorme mai.