December 22, 2007

子年。Accogliamo il 2008: l'Anno del Topo.



Come una geisha di altri tempi, anche la vostra Kazu ha le sue piccole e grandi scaramanzie. Dato che mancano ormai pochi giorni all'inizio del nuovo Anno, mi sono messa a cercare che cosa ci si prospetterà, secondo l'astrologia orientale, durante il 2008: l'Anno del Topo.

Dalle nostre parti il Topo non è un animale troppo amato, ma pare che in Oriente le cose siano un po' diverse. Secondo la leggenda, il Topo fu il primo a presentarsi all'appello del Buddha morente battendo sul tempo gli altri 11 animali, cosa che gli procurò la stima e l'ammirazione del popolo cinese (ma non di quello Giapponese, direi: ieri, mentre appunto parlavo del Topo con la mia Sensei di pittura, e le nostre facce erano alquanto disgustate...). Il gattino della foto, con il suo sguardo sospettoso, ben rappresenta la mia personale predisposizione verso questa bestiola... :)

Ritornando all'oroscopo, su internet le previsioni sono abbastanza allineate e ve ne riporterei qui di seguito un breve riassunto.
"Il 2008, l'Anno del Topo, sarà un anno dinamico, stimolante e vivace. Saranno favoriti i nuovi incontri e, in generale, i rapporti sociali. Le opportunità di ampliare i nostri interessi saranno molteplici, e sarà il momento migliore per iniziare investimenti a lunga scadenza. È considerato un anno all'insegna dell'abbondanza e della pienezza, ricchezza ed espansione, saranno quindi favoriti il commercio, gli affari in generale e le iniziative economiche. Il successo è garantito a patto che tutti i progetti provengano da un'accurata analisi, dove si saranno valutate tutte le problematiche in maniera obiettiva."

皆さん、良いお年をお迎えください。

November 24, 2007

いつも初めてのように、息が切れてしまう。Capo Caccia, 186 metri di maestosità.


Nel mondo ci sono diversi posti che sembra siano stati modellati direttamente dalle dita di qualche Kamisama particolarmente ispirato.
Se parliamo delle opere del Dio del Mare, uno di questi luoghi è, senza ombra di dubbio, Capo Caccia.

Capo Caccia è un imponente promontorio di roccia calcarea che, insieme a quello di Punta Giglio, racchiude la baia di Porto Conte.
Situata nella zona Nord-Ovest della mia amata Isola, questa gigantesca meraviglia della Natura si può ammirare dai Bastioni di Alghero ma anche percorrendo a ritroso la litoranea per Bosa. Nel mio cuore non c'è esitazione: Capo Caccia al tramonto è in assoluto il panorama più romantico al quale abbia mai assistito.

La notorietà di Capo Caccia è sicuramente dovuta alla presenza di grotte poste proprio nella parte inferiore del promontorio, le famose Grotte di Nettuno, raggiungibili in barca o tramite la famosa Escala del Cabirol di 656 gradini, costruita nel 1954.
Da Capo Caccia si può godere di uno dei panorami più belli e suggestivi di tutta la Sardegna: l'intera vista dell'ampio Golfo di Alghero. Ci si può infatti affacciare su Cala Inferno, Cala Tramariglio o sull’Isola Piana, oppure osservare l'intera Baia di Porto Conte. Oltre Punta Giglio si staglia placida la mia amata Alghero.

Sono stata in questo luogo centinaia di volte e in tutte le stagioni, ma ogni volta che ritorno è sempre come se fosse la prima volta. La bellezza del panorama, il profumo dell'aria e quel meraviglioso senso di stordimento che si prova affacciandosi verso l'Isola Foradada è qualcosa di inconfondibile.

November 09, 2007

サルデーニャと地震。珍しいけど。Terremoto in Sardegna: incredibile ma vero.


去年、3月23日夜11時45分ごろ、サルデーニャ州のカリアリ県の沖合いで地震がありました。この地震の影響で窓ガラスが振るえ、家具や調度品などが揺れました。最初は、船の爆発かと思われましたが、地震観測によるとマグンチュード3.4の地震があったことが分かりました。家屋の損壊も津波の心配もなく、住民への損害もありませんでした。

E pensare che, quando eravamo piccoli, ci avevano rassicurato che in Sardegna non si sarebbe mai potuto verificare un terremoto... L'anno scorso, il 23 marzo sera alle 11.45, lungo la costa di Cagliari si è avvertita una scossa di terremoto. All'inizio si era pensato all'esplosione di una nave al largo, ma La Rete Sismica Nazionale (INGV) ha confermato che si è trattato di un sisma di magnitudo 3.4 sulla scala Richter. I vetri delle abitazioni hanno tremato e si sono verificati spostamenti di mobili ecc. I centralini del VVF sono impazziti.
Per noi Sardi si è trattato di un evento decisamente inaspettato... Qualcuno tra i miei Conterranei del Sud se lo ricorda?

October 31, 2007

カプリ島。Capri. Nel blu, dipinto di blu.


Un'intensa sfumatura dal blu al verde accompagna fino alle porte di quest'Isola, maestosamente incastonata nel Golfo di Napoli.
Attraverso i finestrini dell'aliscafo, pennellate di colore e riflessi abbaglianti. E insieme all'intensità del mare arriva anche il suo inebriante profumo, delicato ma intenso.

In questo magico luogo si ritirò l'imperatore Tiberio, dal quale governò l'Impero Romano per oltre 11 anni. Famose le sue passeggiate solitarie lungo il belvedere della sua Villa Jovis (Villa di Giove), costruita a picco sul mare e affacciata sui due Golfi di Napoli e Salerno.

Capri è da sempre una meta ambita da turisti di tutto il mondo, che brulicano affacendati tra le stradine bianche; arrivano assonnati la mattina e ripartono al tramonto.
Lo scorso maggio, però, grazie al desiderio delle mie amiche giapponesi in breve vacanza in Italia, mi sono concessa tre giorni di relax tra giardini fioriti e vetrine lussuose, passeggiando con calma e gustandomi gli angoli più sorprendenti di questa incantevole Isola.
Spesso distratta dalle domande di chi mi ha scambiata per una guida turistica, oppure da un raggio di sole dispettoso, ma anche dal profumo del forno Buonocore che da anni è per me una tappa fissa sulla strada dei Faraglioni.

Indimenticabili gli scorci di blu e il tramonto da Villa Damecuta, i discorsi tra i gabbiani giù al molo per la Grotta Azzurra e i gatti affamati di sashimi freschissimo (gentilmente elargito da paciosi pescatori). Non siamo riuscite a visitare la famosa Grotta per via delle onde, ma questo ci ha consentito di dedicarci a luoghi che altrimenti avremmo lasciato in secondo piano.

Vorrei spendere due parole in favore della gentilezza e pazienza delle persone che risiedono e lavorano a Capri.
Assaliti da turisti più o meno indisciplinati e chiassosi, costretti ad avere cento occhi e spesso distrutti da giornate di lavoro estenuanti, gli abitanti di Capri hanno sempre il sorriso e una innata predisposizione ad accogliere gli ospiti, cosa che rende quest'Isola ancora più preziosa.
I maschietti, poi, sanno sfoggiare una galanteria davvero d'altri tempi, cedendoti il passo o semplicemente aprendoti la porta con un accennato inchino.

A Capri si lascia una parte di sè, in cambio di un ricordo dal blu intenso e un gran desiderio di tornare. Che spero davvero di soddisfare al più presto.

October 25, 2007

我した島サルディーニャ。


海の青さに空の青
南の風に緑葉の
芭蕉は情に手を招く
常夏の国我した島サルディーニャ。

Abbiamo la testa dura, ci piace bere e cantare e lavoriamo come muli. Siamo chiusi, diffidenti, con proprie regole sociali e codici di rispetto che si perdono nella notte dei tempi. Eppure la nostra ospitalità è famosa in tutto il mondo, e siamo pronti ad aprire il cuore a chi ci dimostra di meritare la nostra fiducia.
Queste parole potrebbero essere pronunciate indistintamente da un sardo o da un giapponese.
Tutte coincidenze, probabilmente. Come il fatto che da secoli adoriamo l'anguilla arrosto e consumiamo tonno crudo, scrutiamo l'orizzonte nel timore di un nuovo invasore e non siamo mai d'accordo tra noi.
Ma sulla musica no, non si discute. Qui non si tratta di coincidenze. Non so nè quando nè come, ma credo che un filo invisibile e leggero abbia legato le nostre isole e diffuso la stessa malinconia, lo stesso amore sviscerato per quelle rocce a picco sul mare e fatto vibrare le nostre voci sopra le corde di uno strumento.
Questa è la netta sensazione che provo quando ascolto una cover dei Begin oppure una sonata di Talloru. Alcune rievocano in me il calore del fuoco, altre la luce accecante del mare di maggio.
皆さん、ご感想をお願いします。

October 24, 2007

Piccole grandi passioni.


皆さん、ご存知ですか。和倉が好きなオリジナル趣味の中で、あまり特別のないはもう一つあります。料理を作ることです。
一般的に、一人暮らしをしている人達は時間がなくて、料理を作ることが面倒くさいだと思っているかもしれません。私も、会社で勤めた時に、自分で作った料理をなかなか食べませんでした。また、最後まで寝たかったので、何回も朝食を食べずにうちを出ました。私の毎日は忙しいですが、最近に御飯をちゃんと食べるようにしようと思っています。
それで、今回あまり難しくない料理を紹介してもよろしいでしょうか。
焼き魚は5分で作ります。何か好きなソースを使ってください。和倉はお醤油が大好きです。アヴォカードサラダと好きな果物を組み合わせて、素敵な料理になります^^
できれば、きれいな食器を使ってください。和倉が使ったのは世界中有名なデルータのイル・コルティーレ・デグリ・アルティスティの食器です。

Tra i miei hobby più o meno originali (leggere libri cyberpunk, pittura Sumi, canto tradizionale di Okinawa, origami, ecc.) ce n'è uno banalissimo: cucinare ^^

In genere, le persone che vivono da sole sono sempre un po' pigre dal punto di vista culinario, e lo ero anche io fino a qualche anno fa. Lavoravo tutto il giorno fuori casa e non avevo mai tempo di fare la spesa. Inoltre, per dormire qualche minuto in più spesso rinunciavo alla colazione, per poi ritrovarmi alle 10 del mattino affamata e disperata :) A pranzo andavo sempre fuori e, spesso, la sera prendevo un take-away per non mettermi a trafficare tra i fornelli... Insomma, niente di più sbagliato!
La mia vita quotidiana continua ad essere molto impegnata e a volte un po' caotica, ma nel tempo ho cercato di correggere le mie abitudini alimentari, soprattutto dal punto di vista della "regolarità". Difficilmente esco di casa senza fare colazione - a meno che non debba prendere un aereo alle 6 del mattino - e cerco sempre di pranzare alla stessa ora con cibi leggeri e sostanziosi... altrimenti dopo pranzo mi addormento sopra la tastiera, magari sulla lettera zzzzzzzzzz.... :D Detto ciò, da oggi provo a proporvi dei piatti semplici e veloci da preparare con le vostre manine.
Sono una grande amante del pesce, perciò inizierei con il trancio di salmone in salsa di soia. Niente di più facile! Il salmone è un pesce abbastanza grasso, perciò non avrete bisogno di usare l'olio. Munitevi giusto di una pentola antiaderente e di salsa di soia. La cottura è a vostra discrezione; io in genere lo scotto bene fuori senza cuocerlo troppo dentro. Decoratelo con un po' di erba cipollina, accostatelo ad un'insalata mista (nella foto iceberg + avocado a cubetti), un po' di frutta e il gioco è fatto.
Siccome anche l'occhio vuole la sua parte, cercate di non usare piatti tristi e dalle forme banali. Io mi vizio con le ceramiche del Giardino degli Artisti di Deruta, famosissime in tutto il mondo per la qualità della terracotta e le deliziose decorazioni artistiche.
Si accettano variazioni sul tema e suggerimenti culinari ^^

October 20, 2007

Un ponte virtuale tra Giappone e Italia.



Nato per gioco un anno fa, oggi Youkoso Italia è il blog più cliccato dagli appassionati di Giappone.
Gianluca e Kanako hanno iniziato a scrivere il loro blog in aiuto alle numerose richieste di amici - italiani da una parte e giapponesi dall'altra, desiderosi di notizie e curiosità sui reciproci Paesi. Da un semplice atto di gentilezza e collaborazione, è nato un vero e proprio Social Networking, grazie al quale anche la sottoscritta è venuta a conoscenza di eventi interessanti e curiosità imperdibili. Sfogliando tra le pagine del loro blog potete trovare veramente di tutto: tecnologia e robot, storia e tradizione, modelle e programmi TV, arti marziali, anime e manga, libri e musica, insomma ce n'è per tutti i palati.
Da segnalare la sezione Itaria Nippon Ringu, spazio dedicato alle coppie italo-giapponesi, che hanno la possibilità di postare la loro foto e presentare il proprio blog.
Gianluca e Kanako portano avanti il loro blog con passione e generosità, con l'intento di condividere il loro mondo con chi è in grado di apprezzarlo e senza nessuna competizione. Già intervistati su RadioDue e recensiti da Fastweb, saranno presto in diretta su RossoAlice. Io non me li perderò! ^^ www.youkosoitalia.net

October 14, 2007

柔らかい色彩の季節。La stagione dai dolci colori.


Qualche nuvola sfilacciata sul cielo turchino, i miei passi leggeri su un tappeto di foglie dorate, i primi raffreddori. Questo è l'autunno nei miei ricordi di bambina, saldamente legato al tanto odiato ritorno a scuola e al rincuorante profumo delle castagne arrosto.
Ricevere in dono questi dolci tipici di Kyoto mi ha fatto ritornare indietro nel tempo, a quando giocavo ad accostare i pennarelli per ottenere in me una precisa sensazione. Quella che mi si conficcava nel cuore selezionando i toni della terra e delle foglie cadute, accostando l'arancio dei miei frutti autunnali preferiti - i kaki - e quel tocco di verde, ultimo tentativo della natura prima di soccombere al gelo invernale.
Nel delizioso vassoietto di bambù intrecciato ho trovato 12 dolcetti e un riccio di castagna decorativo. Questi raffinati dolcetti realizzati accuratamente a mano sono perfetti come regalo anche nelle occasioni più importanti. Confesso di averli quasi sterminati, ma ho lasciato per ultimi i miei due preferiti: la castagna e il kaki :D Il massimo è gustarli con una tazza di tè verde, in una domenica pomeriggio di chiacchiere spensierate, lontano dai rumori della città.

October 07, 2007

Antonio Marras. Le créateur.



Vedere il suo ritratto sul sito della mia maison preferita è sempre un'emozione.
Antonio Marras è nato e cresciuto ad Alghero, tra scampoli di stoffa e simboli grafici che si perdono nella notte dei tempi: quelli del nostro artigianato.
La sua arte proviene da un mondo poetico e fluttuante, dove il pensiero si trasforma in colore e forma e il confine tra sogno è realtà si annulla.
Dal 2003 è le créateur per la maison Kenzo. Inizialmente contattato per una semplice linea di borse, grazie alla sua generosità creativa l'atelier ha spalancato occhi e porte. E proprio in questi giorni si parla ancora di lui, a proposito della collezione primavera/estate 2008 presentata a Parigi "in un contesto del tutto particolare: fiori, liane, alberi ed echi di vita selvaggia. Marras ("uomo prestato alla moda, anziché stilista", come ama definirsi) dal 2003, oltre a fare il disegnatore, è direttore creativo del marchio rilevato dal gruppo francese Lvmh. Uno sardo e l'altro giapponese, i due artisti isolani sono accomunati anche dalla passione per la tradizione: capi d'abbigliamento dalle stoffe colorate, arricchiti da pittoresche decorazioni floreali". La Repubblica.it

September 30, 2007

アメリカ、さようなら。Addio America.


35年も、アメリカ海軍はサルデーニャ人にマッダレーナ群島を返還しました。アメリカ海軍から占領下の沖縄住民は同じ運命に憧れているらしいです。

昨日、US Navyの最後の船はマッダレーナ港を出港しました。ソール長官が3年前に始めた戦いのおかげで、来年2月の以内にアメリカ海軍の退去を為遂げる予定です。

Dopo 35 anni di permanenza, la US Navy ha finalmente restituito ai Sardi l'Arcipelago della Maddalena. La stessa sorte è ambita dalla popolazione dell'arcipelago giapponese di Okinawa, vittima da quasi 60 anni dell'occupazione militare dell'Arcipelago da parte della Marina americana.

Ieri la nave appoggio per sottomarini a propulsione e armamento nucleare Uss Emory Land ha mollato gli ormeggi. Grazie alla battaglia iniziata 3 anni fa dal Governatore Soru, entro Febbraio 2008 la base verrà sgomberata e inizierà un processo di trasformazione dell'ex arsenale militare in chiave turistica.

Da Ansa.it: La prima nave appoggio, la Uss Fulton, era arrivata il 2 agosto 1972 ormeggiandosi alla banchina dell'isola di Santo Stefano. L'arrivo degli americani aveva da subito scatenato polemiche per i rischi di contaminazione nucleare - culminate nel 2002 e nel 2003 con gli incidenti ai sottomarini Uss Oklahoma City e Uss Hartford e rinfocolate dai dati diffusi nel 2004 dall'istituto di ricerca francese Criirad - e il periodico ripetersi di allarmi per l'aumento di malformazioni fetali attribuite alla radioattività.

Finita la guerra fredda gli interessi strategici degli Stati Uniti e della Nato si sono spostati progressivamente al Mediterraneo orientale, in prossimità delle aree di crisi mediorientali. È stato così possibile liberare il parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena e delle Bocche da una presenza "ingombrante", che cesserà definitivamente alla fine di febbraio, quando sarà completato il trasferimento di tutto il personale e delle attrezzature statunitensi.

Dopo la partenza della nave appoggio, squadre di sommozzatori con camere iperbariche al seguito, hanno cominciato la pulizia dei fondali lungo tutta la banchina che per 35 anni ha ospitato navi e sottomarini Usa. [...]

September 29, 2007

La burocrazia italiana attraverso gli occhi di una giapponese.


Una mia carissima amica giapponese ha realizzato un interessantissimo blog per condividere la sua incredibile esperienza con la burocrazia italiana.
In 10 mesi ci racconta passo per passo cosa le è capitato tra uffici del commissariato e segreteria dell'università... Davvero non ci rendiamo conto quanto sia difficile ottenere un semplice permesso di soggiorno come studente in Italia :( Per fortuna adesso sembra tutto risolto, anche se ancora non ne abbiamo la certezza...
Occhi a mandorla, tieni duro!!! ^^

September 28, 2007

FREE MYANMAR



Vi riporto un paragrafo di un articolo letto ieri sul Corriere della Sera online, che potete leggere interamente qui.
Si tratta di un'intervista a Myint Wai, militare ai tempi della repressione del 1988 e oggi esule in Thailandia. «Mille di noi preferirono unirsi alle proteste. Fuggimmo di notte, destinazione Rangoon, ultima tappa prima dell’esilio qui in Thailandia». Un gesto dettato da un senso di giustizia che allora molti militari avevano maturato da soli. «Sapevamo cosa era giusto e che cosa era sbagliato. Uccidere, per quanto ce lo avessero insegnato fino alla nausea, rimaneva una cosa orribile per molti di noi. I soldati che sono sulle strade in questi giorni hanno ricevuto ben altre lezioni: loro non mostrano scrupoli».
Preghiamo affinché stavolta i soldati "illuminati" siano molti di più.

A seguito delle notizie estremamente preoccupanti sulla violenta repressione delle manifestazioni in corso in Myanmar, la Amnesty Italia ha indetto due sit-in:
ieri 28 settembre a Roma (dalle 17.30 di fronte all'Ambasciata di Myanmar, via della Camilluccia 551) e oggi sabato 29 a Milano (dalle 16.30, piazza della Scala).

Ricordo a tutti coloro che volessero aderire all'iniziativa di indossare qualcosa di rosso, in segno di solidarietà ai monaci birmani che stanno lottando armati solo della propria preghiera contro questa terribile dittatura. I militari birmani stanno sparando sui manifestanti, il numero dei morti è altissimo, e tra loro c'è stato anche un fotoreporter giapponese.

Kenji Nagai san (長井健司さん) ha donato la sua vita per la libertà di informazione.
Questo blog ha osservato un giorno di silenzio in sua memoria.

FREE MYANMAR

September 23, 2007

また、実現したの夢。Un'altro sogno che si avvera.


目覚ましの音も煩くないし、窓からもれてくるの明かりにも気にならないし、今回笑顔で起きました。とうとう、トーレと千秋は結婚するのですね。
私の嬉しさを皆に見せるようにエレガントな洋服を着て、地下鉄で中心に到着します。派手なサルデーニャのお菓子を買って、美容院へ行きます。千秋はマッサジをしてもらって、カーラーで巻いて、とても奇麗です。私も少しリラックスをしたくて、雑誌をめくりながら、お茶をいただきます。

そろそろ、12時半です。次の用事に入りましょう。
お空は奇麗ですね。東京の秋晴れを思い出させます。トラステーヴェレでお友達と集まって、夫婦になる二人のアパートにお邪魔します。(つづく)

In rare occasioni il bip della mia sveglia genera un sorriso sulla mia faccia ancora addormentata e infastidita dai piccoli, dispettosi spiragli di luce che dall'alba bucano le mie tende giapponesi.
In uno stupendo sabato pomeriggio di fine settembre i miei adorati amici Tore e Chiaki si sono uniti in matrimonio. E io ho avuto l'onore di essere loro testimone.

Sveglia presto, doccia tiepida e organizzazione mentale della mattinata. Oggi è festa e voglio vestirmi elegante per portare un po' di cerimonia tra i sanpietrini, mentre corro per i vicoli del centro.
Armata di beautycase e batticuore, mi tuffo nella metropolitana. Prima tappa, negozio di dolcetti sardi in via delle Carrozze.
La commessa giapponese mi prepara un delizioso e colorato vassoietto di papassinas e sospiri.
Corro dal biyouin a Fontana di Trevi dove la mia amica è già "sotto i ferri": è bellissima anche così, con i rolli in testa e l'espressione beata mentre le fanno il massaggio rilassante. Sottofondo musicale e ronzìo dei phon, mi estraneo una mezzoretta mentre sfoglio cataloghi di acconciature per sposa sorseggiando tè verde.

È quasi ora. Mi congedo e scappo verso Torre Argentina, dove mi aspetta la signora che vestirà me e Chiaki per la cerimonia. Il mio kimono verde acqua è ancora avvolto in una delicata carta di riso, e dalla busta fanno capolino strisce di tessuto colorato e pacchetti avvolti da furoshiki. Sotto casa ci sono già le due amiche giapponesi della sposa, venute apposta dal Kansai per condividere con lei questo sogno, e tutte insieme ci arrampichiamo per le due rampe di scale che portano al delizioso appartamentino dei due sposi.
Siamo a Trastevere, dalla finestra si vedono i caratteristici muri colorati e i panni stesi, un cielo azzurro intenso che mi ricorda subito l'akibare di Tokyo. Subito aggiungo i dolci sardi ai variopinti dolci giapponesi che fanno bella mostra di sè sul tavolo, insieme a tramezzini assortiti e a bibite fresche.
Siamo tutte emozionate e cinguettiamo tra il soggiorno e la camera da letto, dove in poco tempo allestiamo il nostro camerino. Arriva la sposa, bellissima e un po' trafelata; è ancora presto ma ci mettiamo subito all'opera. Tra uno strato e l'altro della vestizione ci scappa anche un tramezzino al tonno, ma poca acqua perché una volta indossato il kimono... :) Le ragazze danzano indaffarate intorno alla sposa, la signora ogni tanti mi affida i lacci e si sposta da lei per sistemare i dettagli. In meno di un'ora ci ritroviamo vestite di tutto punto, con la faccia un po' sorpresa e curiosa. Ci guardiamo reciprocamente l'obi e osserviamo divertite i diversi contrasti dei nostri kimono: la sposa di un arancio intenso che sfuma verso il prugna, con sprazzi dorati e petali bianchi. Il suo obi è di un verde che mi ricorda i riflessi della macchia mediterranea. Il mio kimono è leggermente più discreto e si accende di rosa e oro sopra una distesa di verde acqua, con un tocco di rosso sull'incrocio "perché sei ancora giovane", mi spiega la signora. L'obi è dorato e ornato da strisce di tessuto e lacci che riprendono i colori del kimono.

C'è giusto il tempo per qualche scatto. Sbircio la mia bellissima amica dal display della sua dejikame, alla ricerca di qualche dettaglio da immortalare.
Un ultimo ritocco al make-up e siamo pronte. Complice la pittoresca cornice trasteverina, mentre aspettiamo davanti al portone i turisti ci scattano le prime foto e le signore a passeggio si fermano per farci i complimenti.
Saliamo tutte in macchina insieme allo sposo che si mette alla guida, accento sardo e risate giapponesi rendono questo tragitto spensierato e festoso.
La cerimonia è semplice e raccolta. Non c'è tensione ma libero una lacrima mentre gli sposi rispondono sì.
Sono bellissimi e in armonia, con i loro caratteri isolani e le mille attenzioni che si dedicano reciprocamente. Da quando li ho conosciuti in quel gate all'aeroporto sono così, sempre vicini e incredibilmente somiglianti, con i loro modi educati ma allegri e sempre pronti ad ascoltarti. Non ci sono segreti perché parlano con il cuore, hanno sempre qualcosa da offrirti perché è nella loro natura.
Ed ecco ancora quelle due Isole così lontane ma così vicine che da sempre convivono nel mio cuore.

September 17, 2007

Japanese Drama, che passione!


In Giappone come in Italia, tra gli anni '80 e '90 c'è stato un bel proliferare di fiction televisive.
Molti di noi ricorderanno le Soap Opera che si vedevano in casa all'ora di pranzo. A casa mia e dei miei zii si vedeva "Sentieri" (che ancora va in onda...), ma anche "Beautiful", "Santa Barbara", insomma tutte quelle produzioni americane che hanno invaso il nostro mercato televisivo accaparrandosi una gran fetta di auditel. In seguito sono nate tante ottime produzioni anche nel Bel Paese, e oggi abbiamo l'imbarazzo della scelta. Il mio preferito è "I Cesaroni", forse perché ogni volta riconosco un pezzettino di Roma e tutto diventa ancora più realistico.
Dopo il successo degli anni '90, nelle TV nipponiche è stato un continuo lancio di nuove produzioni, che nel Paese del Sol Levante vengono chiamate "Dorama". Si tratta di storie raccolte in 10/12 puntate, spesso tratte da manga o libri di successo. Io sono particolarmente affezionata ai Dorama che vedevo l'anno scorso a Tokyo. Primo su tutti "My Boss My Hero" (tratto dall'omonimo Manga) che mi gustavo il sabato sera dopo cena, ma anche "Dandori", "Regatta", "Kekkon dekinai otoko", ecc.
Parlando di questi appassionanti Dorama nella mia terrazza, alla mia cara amica Vivi.Roma-chan è venuto in mente un grande successo di 10 anni fa che si intitola "Long Vacation". Abbiamo trovato un episodio su YouTube e subito è nato in me il desiderio di vedere tutte le puntate di questo Dorama... che carino!!!
Pare però che un caposaldo dei TV Dorama degli anni '90 sia stato "101st Marriage Proposal", che, come dice la mia amica, "ha fatto commuovere tutto il Giappone". Quando mi ha raccontato la trama e alcune scene in particolare, anche io mi sono commossa e ci siamo ritrovate tutte e due con gli occhi pieni di lacrime e allo stesso tempo a ridere della situazione... ^^

E voi, a quali Dorama siete affezionati?

September 10, 2007

ミレーセのフォカッチャ、真似のできない味。La Focaccia del Milese. Imitazione impossibile.


お客さんの目の前で作られていて、ミレーセのフォカッチャは窯で焼かれ、アルゲーロ産のトマトが使われています。シンプルでありながら、この二つの要素によって、サルデーニャフォカッチャは他に真似のできない味を醸し出しているのです。
ミレーセのフォカッチャはいつも完璧で、友達とちょっとIchnusaビールを飲みながらでも、素敵なご飯になります。

Focaccia sarda cotta nel forno a legna e pomodori di Alghero: questi i due ingredienti che rendono unico e inimitabile in tutto il mondo questo delizioso sandwich, preparato davanti agli occhi del cliente con ingredienti sani e gustosi. Mettiamoci poi l'aria salmastra, il canto dei gabbiani e l'atmosfera magica di una cittadina incantata, che al tramonto diventa tutta d'oro con le sue mura antiche e i campanili che si stagliano maestosi.
Ottimo come pranzo da portare in barca, per noi indigeni è una tappa obbligata. Ma la focaccia del Milese è ottima anche per cena, da gustare con una birra Ichnusa ghiacciata in compagnia degli amici. Il meraviglioso porto di Alghero e i gli antichi Bastioni faranno da cornice a una serata indimenticabile.
Bar Focacceria il Milese
Via Garibaldi, 11 Alghero (SS)
Sardegna

July 23, 2007

どこに行っても、寿司パーティー*^_^*


今回、ロンドンに住んでいる友達の素敵な家に4泊5日泊まったんです。
心からお礼を言いたくて、ロミナさん達にお寿司を作りました。金曜日の晩ロンドンの中心へ行って、Soho地区のオリエンタール・フード屋さんで色々な材料を買ってきました。土曜日、Bromleyのスーパーでお魚を選んで、午後5時から音楽を聞きながら握り寿司や巻き寿司などを作りました。全部6人で夕食をしたり、ロンドン生活の面白い話を聞いたり、素敵なsaturday eveningを過ごしました。皆さんは私が作った料理を食べてくれたので、とても嬉しかったです。どこに行っても、寿司寿司パーティーをしましょう!

Per ringraziare la mia cara amica Romi che mi ha ospitata nella sua bellissima casa londinese, ho organizzato un piccolo sushi party. Venerdì sera siamo andate insieme a Soho dove ho trovato i diversi ingredienti, e il sabato mattina abbiamo selezionato il pesce in un bel supermercato di Bromley. Durante il pomeriggio, tra chiacchiere, musica e Corona, ho preparato nigiri e makizushi. Sui bellissimi piatti di Romina non è rimasto nemmeno un chicco di riso... D'ora in poi, ovunque vada, Sushi Party!

July 19, 2007

海と言ったら、サルデーニャです。Se dico mare, dico Sardegna *^_^*


夏といえば休暇旅行、イタリア人はほとんど海へ遊びに行きます。
私も子供の時から少なくとも毎年2週間海へ遊びに行きます。太陽はまだ強すぎなくて、観光客も少ないので、サルデーニアの海なら一番良い時期は7月だと思います。他のイタリア人と比べて、何もしないで体を焼くことが好きではないんですが、海で泳いだり、snorkelingをしたりすると私も体の色がだんだん黒くなります。たっぷり長く遊んだはずなのに、楽しい時間は、どうしてこうも早く過ぎるのでしょう。。。

Quando si parla di vacanze estive, la maggiorparte degli italiani si dirige verso le spiagge e i litorali della Penisola. Me compresa, da quando ero bambina ogni anno trascorro almeno due settimane al mare.
Il mio mese preferito è da sempre luglio, dato che il sole non è ancora fortissimo e le spiagge non sono troppo affollate. Generalmente non amo stare sdraiata al sole a prendere la tintarella, piuttosto me ne sto in acqua armata di maschera e pinne oppure ancorata al largo a bordo di un bel materassino :)
Anche questa volta, la mia vacanza a casa è volata via veloce... perché quando ci si diverte il tempo passa via così infretta?

July 07, 2007

七夕祭り。07-07-07, il mio numero fortunato *^_^*



今年初めて、テラスに七夕祭りが行われました。07年07月07日に、午後7時から手巻き寿司などを食べたり、お酒を飲んだり、美味しいデッサートを食べたりしました。治子さんのお手伝いで、弘子さんがくれた浴衣を着ました。とてもラッキーでした。皆様のおかげで七夕祭は成功いたしました。本当にありがとうございました。

Quest'anno, per la prima volta, ho festeggiato in terrazza la festa giapponese "Tanabata". Interessante la data: 07/07/07... e per giunta di sabato!!! *^_^* Chiaramente, il party è iniziato alle 7.00 della sera. Grazie al prezioso aiuto della mia adorata amica Haruko, ho potuto indossare lo yukata ricevuto in dono la scorsa estate dalla cara Hirokosan. Temakizushi e altre delizie, osake e deliziosi dolci portati dai miei cari ospiti. Grazie alla collaborazione di tutti, la festa è stata un successone. Dopo cena, abbiamo scritto tutti un piccolo desiderio su cartoncini colorati (tanzaku) o su origami e appeso il tutto ai rami del bambù. Entro la mezzanotte del giorno dopo, come da tradizione, ho bruciato tutti i tanzaku contenenti i desideri dei miei invitati, con la speranza che si avverino al più presto.
Minasan, doumo arigatou gozaimashita.

June 26, 2007

Uno scorcio di Rococò


「ロココ・スタイル」のS. Ignazio広場は1927年にFilippo Raguzziniによって、芝居の現場の風に建てられました。
ロココ(Rococò)とは、バロックに続く時代の美術様式を指します。バロックの重くて、暗いスタイルに対して、優美・繊細な感じを表すのに生まれました。ロココはロカイユ(rocaille)に由来する言葉です。ロカイユ装飾は、イタリアの貝殻装飾に由来すると考えられているが、植物の葉のような複雑な曲線を用いた特有のものです。

Passeggiando per le stradine del centro, mi è venuto in mente di passare per la bellissima piazzetta in stile rococò di Roma: piazza S. Ignazio.
Fu realizzata nel 1927 dall'architetto Filippo Raguzzini, considerato il più degno seguace del Borromini e tra i maggiori esponenti del Rococò romano, con l'intento di ricostruire tramite le forme arrotondate dei palazzetti qualcosa di simile a una scena teatrale.

ll Rococò si è sviluppato nei primi anni del Settecento come evoluzione del tardo-barocco, e si distingue per la grande eleganza e la sfarzosità delle forme, caratterizzate da ondulazioni ramificate in riccioli e lievi arabeschi floreali. Si espresse soprattutto nella pittura, ma anche nelle decorazioni, nell'arredamento, nella moda e nella produzione di oggetti.
Questo nuovo stile si poneva in netto contrasto con la pesantezza e i colori più cupi adottati dal precedente periodo barocco. I motivi Rococò cercavano infatti di riprodurre il sentimento tipico della vita aristocratica, leggera e libera da preoccupazioni, piuttosto che classiche battaglie eroiche o imponenti figure religiose. Verso la metà del XVIII secolo il Rococò verrà a sua volta riampiazzato dallo stile neoclassico.

Rococò sembra essere una combinazione della parola francese rocaille (conchiglia, guscio) e della parola italiana "barocco". Questo stile risalta infatti le curve naturali, come quelle presenti nelle conchiglie, e si applica felicemente nelle arti decorative.

June 16, 2007

マイ★ブーム


子供の時、誕生日に赤い色の素敵な日記をもらいました。それ以来、絵日記や簡単なメモなどをつけることを続けたが、最高に満足させられるのが去年始めた日記です。日本から戻った後、ブログをつけることを始めました。
ブログと言うのはインターネットで書いている日記のようなことですね。先年来世界中でブログをつけるのが流行しているんですが、今年初めて気がつきました。初めて読んだのは友達が書いた本の発売を強化するためにつけたブログwww.donnetifose.itでした。テンプレートも多いし、書き方も簡単だし、ブログを付けることが楽しいですから、だんだんマイブームになりました。
皆さんのブログを読みたいですから、リンクを教えてくださいね。

Ho sempre avuto la passione per i diari e per gli appunti di vita, che continuo a tenere da anni in maniera più o meno disordinata (tra sketch book e Moleskine varie), dopo aver ricevuto il mio primo diario segreto, tutto rosso e con i cuori bianchi, all'età di 8 anni circa.
I tempi cambiano e i supporti pure, così da qualche mese mi diverto a tenere questo diario digitale, piacevolmente iniziato subito dopo essere rientrata dal Giappone.
Il primo blog che ho letto con interesse è stato quello della mia amica pubblicitaria Stefania Campanella, scritto a sostegno del lancio del suo primo libro sulle donne e il calcio: www.donnetifose.it. Grazie anche al suo incoraggiamento mi sono messa sotto e, considerando la varietà dei template e la facilità d'uso, la cosa è diventata man mano sempre più divertente. Insomma, una vera e propria fissa.
Allora coraggio Minasan, lasciatemi i vostri link *^_^*

May 18, 2007

私の家。Casa dolce casa.


ローマに引っ越ししてから、住所を何回も変えて、だいたい家具付きアパートに住んでいました。でも、2年間前から私の要求を完璧に満たしている家に住んでいます。
部屋が広いし、キッチンコーナーもあるし、地下鉄駅は歩いて5分しかかからないんです。その上、家の近くにきれいな店がたくさんあります。
でも、一番好きなのは家の広いテラスです。毎朝外に出て、友達がくれたウンブリア地方のデルタ町で生産した食器でゆっくり朝食をした後で、涼しい空気を吸いながらガーデンの様子をチェックをしたり、落ちた葉を掃いたりしています。
この家に住んでいるのおかげで、わたしの暮らし方は本当に進歩したと思います。

Da quando vivo a Roma ho cambiato diverse case, fortunatamente abitando sempre in appartamenti ben arredati e abbastanza curati. Da due anni, però, ho la fortuna di vivere nella casina che meglio risponde alle mie esigenze abitative: un attichetto sui tetti di Roma.
La casina è spaziosa e ben fornita, inoltre dista dalla stazione metro solo 5 minuti a piedi; nei dintorni ci sono anche diversi bei negozi.
La cosa che più mi piace è il grande terrazzo. Tutte le mattine, dopo aver fatto colazione con calma usando le bellissime terrecotte artigianali di Deruta (Umbria) ricevute in dono dalla mia cara amica Fabichan, controllo "la situazione piante" e raccolgo le foglie secche, respirando l'aria fresca del mattino e ascoltando i miei amici uccellini.
Sembrerà insignificante ma, anche questo, ha contribuito al miglioramento della mia vita :)

May 04, 2007

イタリア人とパスタ。Gli italiani e la pasta.



現在のイタリア人の食生活は戦後より深く変わりました。一人当たりの収入はだんだん増加して、毎日の消費する食料も増えました。その結果、今の一日のカロリー必要量は400カロリー以上増えました。特に動物性の食品、つまり卵や魚や牛肉や乳製品などの使用が増えました。
小 麦からできた食品なら、いままでのように使われていて、パスタとパンとピザが一番食べられている食品です。ところで、世界中のパスタの生産すると同時に消 費するは、もちろん、イタリアです。一年に一人当たり消費するパスタの量は28キロくらいです。このデータに対して、アメリカ人のパスタの消費量は6キロ しかありません。その次はドイツとフランスとスペインです。
最近、日本人もパスタが好きになりました。東京にイタリアレストランは400ぐらいあって、その上パスタは毎日の食生活に入りました。健康の食品の中にお米と小麦から食品があるので、イタリア人も日本人も毎日の食生活を見直しました。

Durante un tranquillo pomeriggio domenicale, davanti a una bella tazza fumante di ocha, con la mia cara amica Trilly (ricercatrice e sviluppatrice di food) ci è venuto in mente di cercare su internet in che modo si sono modificate le abitudini alimentari degli italiani negli ultimi decenni. Ne è venuta fuori una piccola e, spero interessante, ricerca.

L'alimentazione degli italiani si è profondamente modificata negli ultimi decenni, a cominciare dal periodo in cui il nostro Paese usciva dalle gravi restrizioni della guerra e del dopoguerra a periodi in cui il livello di reddito pro-capite (e quindi di benessere) è andato via via aumentando, per giungere fino ai nostri giorni.
Caratteristica fondamentale è stato il generalizzato aumento della gran parte dei nostri consumi alimentari (che ci ha portato ad assumere ogni giorno in media 400 k/cal in più rispetto a quanto raccomandato), con rilievo particolare per i grassi. Sono aumentati soprattutto i consumi di prodotti di origine animale, tra questi principalmente le carni, specialmente quella bovina, di pesce fresco nonchè di latte e suoi derivati e di uova.
Anche se in modo moderato, il consumo dei cereali ha subito un incremento costante a testimonianza della loro quotidiana presenza nelle abitudini alimentari italiane. In particolare sotto forma dei suoi principali derivati, quali il pane (inclusa la pizza) e la pasta, alimenti che che tutt'oggi rappresentano la cucina italiana nel mondo.
L'Italia è attualmente il maggiore produttore e allo stesso tempo consumatore di pasta al mondo. Il consumo pro-capite è di 28 kg all'anno, davanti agli Stati Uniti che registrano un valore di 9 kg all'anno. Per far fronte a questi ingenti volumi, i produttori italiani importano dall'estero circa il 30% dei grani (Stati Uniti, Australia, Grecia, Spagna...) che verranno poi trasformati in semole di grano duro dai mulini locali.
Dell'intera produzione, che attualmente ammonta a circa 3 milioni di tonnellate l'anno, circa il 60% è destinato al consumo nazionale. Tra i Paesi importatori di pasta italiana, la Germania ha strappato agli USA il primato con il 16,2%, contro il 14,9% americano. La Francia si attesta al 12,9%, la Gran Bretagna è all' 11% e il Giappone sale al 5,5%, dato di assoluto rilievo che testimonia l'espansione del mercato della pasta oltre i confini geografici e culturali. Per esempio, a Tokyo 500 ristoranti di prestigio fanno cucina italiana, e altri 400 tra Osaka e Kyoto. In Italia, nell'ultimo decennio, possiamo osservare un'apertura verso la cucina etnica internazionale, che trova però una forte resistenza nei consumi domestici, nei quali la fanno da padrone i piatti fortemente legati alla tradizione culinaria italiana, in primis la pasta, nelle sue molteplici forme, colori e profumi.

Confesso di essere un'italiana atipica e di non amare molto la pasta, ma dopo aver completato questa indagine mi è venuta voglia di un bel piatto di spaghetti!!! *^__^*

May 03, 2007

Caccia alle Balene. Problema ambientale o conflitto di interessi?


Recentemente mi è capitato di leggere diversi articoli di giornali che, nel disapprovare fermamente la caccia alla balena, identificano i giapponesi come i maggiori responsabili di questo disastro ambientale, corredando il tutto di filmati e foto decisamente raccapriccianti. In particolare, sul sito di Greenpeace, leggo questo: "Il governo giapponese dovrebbe investire meglio il denaro dei contribuenti: il 95 per cento dei giapponesi non ha mai mangiato carne di balena. Questa carne ha così poco mercato che resta invenduta nei magazzini, viene usata per preparare cibo per cani o addirittura finisce in discarica".
Così, presa dallo sconforto, mi sono messa a chiedere ai miei amici nipponici (coetanei, ma anche ai miei insegnanti) per quale motivo il commercio di carne di balena sia per loro così importante da mettersi addirittura tutto il mondo contro.
Le risposte sono state davvero interessanti. Nessuno di loro, infatti, come confermano i dati di Greenpeace, ha mai mangiato nella propria vita carne di balena, tantomeno ne fa un uso abituale. Non solo, più o meno tutti hanno definito questo alimento come qualcosa di molto costoso che viene servito in pochissimi ristoranti del Giappone, nonostante fosse in passato il "piatto dei poveri", invece oggi richiesto da esigenti estimatori e ormai parte di un'antica tradizione destinata probabilmente a scomparire. Vi confesso che la cosa mi ha quindi messo addosso non pochi dubbi, e ho così deciso di fare un po' di ricerche per chiarirmi le idee.

La caccia alla balena compare intorno al IX secolo in Norvegia, Francia e Spagna, verso il XII secolo anche nel Paese del Sol Levante. Forse non tutti sanno che, in seguito al diffondersi del Buddismo, dal V secolo d.C. in Giappone il consumo di carne è andato gradualmente scomparendo. Per questo motivo, nei secoli a venire, l'indispensabile apporto di proteine viene ricercato nelle risorse naturali alternative, quali i legumi e il pesce. I Giapponesi iniziano così a praticare la caccia ai cetacei nei propri mari e, nei secoli, a differenza degli altri Paesi "carnivori" più orientati all'allevamento e allo sfruttamento del bestiame, portano avanti la tradizione affinando le loro tecniche e adattandole poi nel XIX secolo a quelle dei maestri Norvegesi.

Dal XVIII secolo anche gli americani e gli inglesi iniziano a praticare la caccia alla balena ma, a differenza dei Giapponesi, non per approvvigionarsi di preziose proteine ma per estrarne soltanto il grasso, risorsa chiave per la produzione energetica.
È quindi nello scorso secolo che avviene il danno più grave nei confronti dei cetacei, sfruttati e quasi sterminati per illuminare le strade e, in generale, alimentare l'energia elettrica dell'intero Pianeta, soprattutto occidentale. Le tecniche sempre più evolute e l'avvento del cosiddetto Olimpic System (che dettava limiti di tempo ma non quantitativi e semplici obblighi di censimento dei cetacei cacciati) portano la situazione a degenerare fino alla necessaria istituzione dell'International Whaling Commission (ICW) nel 1946, che impone finalmente severe restrizioni nella pratica. Felicemente supportati dalla scoperta di giacimenti petroliferi in casa propria e non certo per un senso di colpa nei confronti del Pianeta, gli Stati Uniti saranno i primi a cessare definitivamente la caccia.
Negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale, il Giappone chiede e ottiene la riapertura della caccia alla balena per alleviare la pesante crisi alimentare post bellica, in quanto sua preziosa ed economica risorsa alimentare da secoli. In seguito, il notevole miglioramento economico e la conseguente "occidentalizzazione", portano il Giappone al progressivo reinserimento delle proteine animali, oggi parte integrante (anche se non determinante) dell'alimentazione quotidiana.
Cessato totalmente l'utilizzo del grasso di balena come combustibile, negli anni la caccia si ridimensiona notevolmente ma si trova ad affrontare le conseguenze di un vero e proprio disastro ambientale. Nel 1982 la prima, blanda moratoria contro la caccia alle balene e nel 1986 il vero divieto di caccia, nonostante il quale Paesi come Norvegia, Islanda, Russia e Corea, seppur notevolmente ridimensionata, continuano la loro attività.

Nel 1994 i membri della IWC hanno approvato l'istituzione del Southern Ocean Whale Sanctuary, che copre un'area di 50 milioni di chilometri quadrati intorno all'Antartide. La riserva è stata progettata per proteggere un'area di alimentazione particolarmente critica per sette specie di grandi balene ma, paradossalmente, le stesse regole della IWC consentono la caccia alle balene in qualsiasi numero di esemplari purché siano "a scopo di ricerca scientifica"... È chiaro quindi che la stessa organizzazione perde di credibilità agli occhi del mondo usando due pesi e due misure a seconda del ritorno economico legato all'industria baleniera (che, secondo i dati gentilmente forniti dal mio caro amico Marco, si aggira attualmente intorno ai 50 milioni di dollari l'anno, ridicolo se paragonato a quello del Whale Watching tre volte più consistente).

Bisogna chiedersi quindi: cosa c'è dietro tutto questo? Se è vero che i Giapponesi non mangiano regolarmente carne di balena, chi ha davvero interesse a portare avanti questo commercio a livelli così rischiosi per l'ambiente?

Allo stesso tempo, facciamoci un esame di coscienza e cerchiamo di separare per un attimo il discorso "ambiente" da quello "etico".
Al pensiero di mangiare il mio cane o il mio gatto mi sento semplicemente disgustata, ma in Corea molta gente lo fa tranquillamente e in altri posti, quali la Tanzania, la gente non mangia aragoste o gamberi. In India, la maggiorparte delle persone non si ciba di bovini per motivi religiosi, ma non mi sembra che essi chiedano agli Stati Uniti di non consumare più hamburger ecc. nonostante sia interessante sapere che parte della Foresta Amazzonica sia stata disboscata anche per permettere gli allevamenti intensivi, e che le bestie che arrivano sulle nostre tavole non pascolano esattamente felici sui prati come ci fanno vedere gli spot in TV.
Tornando al Giappone, animali come il coniglio e il cervo sono trattati con particolare rispetto. Non mi sembra però che per questo motivo si permettano di suggerirci di modificare le nostre abitudini alimentari, tantomeno che ci additino come "Italiani divoratori di cervi e caprioli" diffondendo foto di questi animali a serio rischio di estinzione scuoiati e pronti per essere macellati e poi serviti nelle nostre tavole sul TG della sera. Vogliamo smettere di farci strumentalizzare e di additare gli altri solo perché riceviamo email a catena piene di dati che magari nemmeno capiamo o verifichiamo, casualmente poco prima di Pasqua?

Non crediate che in Giappone non abbia combattuto per sfatare diversi luoghi comuni sul nostro popolo. Tra l'altro io non mangio coniglio nè cervo nè tutto ciò che possa sanguinare davanti ai miei occhi... Eppure sono nata in una Terra dove è usanza comune mangiare carne di cavallo al sangue, pesce crudo tagliato mentre ancora si dimena e agnellini arrostiti per le feste. Anche se spesso non le condivido, credo che le tradizioni debbano essere rispettate e protette, chiaramente entro i limiti di rispetto ambientale, nonostante siano essi di difficile regolamentazione così come lo sono i margini di sfruttamento che le bestie subiscono da sempre da parte dell'uomo.

April 28, 2007

私と昇る朝日。Il Sol Levante ed io.

 初めて、日本のことに気がついたのは6歳ころのことだった。カルニヴァルの祭りの時に母が髪を結ってくれて、自分の化粧品で私の顔を化粧してくれ、素敵な着物を買ってくれたのだった。しかし、アニメの中で見た文字の動きので、その先より気がついたものだと思う。好きなプッチーニのマダマ・バタフライを聞いたり、ジャポニズムに影響されたクリムトの芸術を勉強したり、また、仕事や色々な機会などで、だんだん日本と日本文化に興味を持つようになった。
 特に、私のサルデーニャ島と太平洋の列島-日本が類似関係にあるのを発見した時の驚きだった。たとえば、その類似関係のひとつとに、サルデーニア語は文法も発音も日本語のそれととっても似ていることだ。友達の話によると、1994年から早稲田大学で教えている菅田先生によって完成したサルデーニア語と日本語の辞書があるそうだ。菅田先生が初めて、フィレンツェ住在のイタリア留学生として、サルデーニャへ行ったのは1964年のことだ。菅田先生によると、日本人は閉鎖的な国民なので、サルデーニャ人とはとても違っているそうだ。でも、私の日本留学からすると、日本人ももてなしがうまい国民だと思うし、また植民地(化)政策に反抗したサルデーニャ人の閉鎖性が良く分かる。
 サルデーニャは牧畜地方だと言われる。確かに農業と牧畜業は大切にしなければならないが、海の資源も多くて、植民地(化)制度政策はサルデーニャ人に反抗されたとはいえ海岸地帯に住みながら、今世界中で有名な製品がますます輸出されている。その中に、4月の終わりから6月の初めまで、500年間からサルデーニャの海に鮪の漁業がある。ほとんどの鮪は72時間以内日本へ輸出されていて、さしみなどとして食べられている。その上、日本で生産される鱲子(カラスミ)ととてもよく似ているボッタルガと言う製品も有名だ。また、サルデーニャ料理の基本的な材料は鰻だ。1386年の古い資料の中に、鰻とボッタルガについて書かれてある。
 要するに、サルデーニャと日本の関係が色々あるが、またインターネットで調べてみる、この特別な話を知り、もう一度驚いたことがあった。去年の夏、「篠原(しのはら)がくじ」という横浜出身地の政治学者はサルデーニャ語と畜産業を学ぶためにヌッリと言うサルデーニャの小さい村で住んでいた。 サルデーニャ歓待に献身的な手伝いで答え、サルデーニャチーズと習った畜産業を日本へ輸入したいと言った。今、「切れ長の目をしている牧者」と言われる。
篠原さんのようなサルデーニャが好きな人を心から感謝する。
 この簡単な調査をもとに、皆さんに私の心に同居している島の関係を伝えることができたら嬉しい。

La prima volta che ho preso coscienza del Giappone avevo circa 6 anni.
Accadde quando la mia mamma, per carnevale, mi comprò un bellissimo vestito da geisha. Ricordo ancora che mi acconciò i capelli in uno chignon morbido e mi truccò con il suo make-up profumato.

Ma nella mia mente il Giappone era già presente per via di quelle strane scritte che comparivano durante le puntate dei miei cartoni animati preferiti - in particolare quella che ne siglava la fine, una sorta di "CCV" tutto rovesciato (つづく). E continuò ad esserlo quando mi appassionai all'opera grazie alla Madama Butterfly di Puccini, o quando studiai come Le Japonisme contaminò uno dei più grandi artisti dello scorso secolo, Gustav Klimt.

Negli anni il mio interesse verso il Sol Levante è via via aumentato fino a sfociare in una vera e propria passione, grazie anche a diverse esperienze lavorative e non che mi hanno portata a stretto contatto con questo popolo gentile e discreto, e che ho sempre sentito molto vicino al mio ideale di civiltà.

Ciò che mi ha particolarmente sorpreso è stato il progressivo riconoscere e identificare le diverse relazioni tra la mia terra, la Sardegna, e quell'Isola così lontana ai confini del Pacifico, che da sempre mi attira. Tanto per dirne una, basti pensare alla struttura grammaticale. Se infatti traduciamo letteralmente una frase compiuta dal giapponese all'italiano, verrà fuori un periodo dalla struttura molto vicina a quella sarda.
Inoltre, grazie alla segnalazione del mio caro amico Tore, ho scoperto che dal 1994 esiste un dizionario nugoresu-giapponesu-italianu, opera del Prof. Shigeaki Sugeta, che impartisce lezioni di sardo agli studenti di linguistica romanza della Waseda University di Tokyo. Sugeta Sensei ha conosciuto la mia Isola nel 1964. Allora viveva a Firenze, dove studiava italiano grazie a uno scambio universitario. Fece un viaggio come turista e si innamorò della mia Terra. Nonostante egli non trovi particolari analogie tra queste due Isole, definendo i giapponesi una popolazione molto più fredda e chiusa rispetto ai sardi, nella mia modesta opinione e in seguito al mio soggiorno in Giappone, posso affermare che in fatto di ospitalità i Giapponesi non hanno davvero nulla da invidiarci. E la chiusura che il Professore non ha riscontrato nel popolo sardo è invece ben rappresentata dalla resistenza che i Sardi hanno opposto nei secoli verso i colonizzatori.

È inoltre errato pensare che la Sardegna sia una terra che vive esclusivamente di pastorizia. Anche se i prodotti agricolo-pastorali sono molto importanti, i nostri mari sono pescosi e, nei secoli, diverse popolazioni si sono stabilite nelle nostre coste, non riuscendo ad intaccare l'entroterra, dando così origine a nuove e importanti lavorazioni oggi famosissime in tutto il mondo.
Una di queste è la pesca del tonno. Proprio nei mari della Sardegna, e più precisamente presso le tonnare del sud-ovest (Carloforte e Portoscuso), attive da circa 500 anni, da fine aprile ai primi di giugno si ripete questa antica tradizione. Gran parte dei tonni pescati in Sardegna vengono esportati in Giappone, e consumati entro 72 ore dalla cattura. La parte ventrale del pesce, la più ricca di grassi, è molto apprezzata sulle tavole giapponesi sotto forma di sashimi. Un'altra importante lavorazione è quella della bottarga, detta anche il caviale dei sardi. Sembra siano stati i fenici i primi a salare e stagionare le sacche ovariche dei muggini, pesce altrimenti poco prelibato. E in Giappone, in maniera simile, da secoli si lavora il karasumi.
Cercando su internet, ho scoperto che già in un documento del 1386 si parla di una nave corsara catalano - aragonese che cattura un veliero mentre esce dal porto di Oristano, carico di "anguilla salada e bottarge". Come in Giappone, infatti, l'anguilla è parte integrante della tradizione culinaria sarda.

E, sempre tramite la Rete, sono venuta a conoscenza del fatto che in Sardegna sono stati ripetuti diversi tentativi di introduzione, a scopo di allevamento, della vongola verace giapponese Tapes philippinarum, specie affine alla vongola verace autoctona (T. decussatus). Nel complesso, i risultati ottenuti sono stati sicuramente inferiori alle attese. Unica esperienza di allevamento è, infatti, quella condotta da qualche anno nella laguna di Corru Mannu, nei pressi di Arborea.

Per concludere, la più grande scoperta in assoluto è stata questa. La scorsa estate Shinohara Gakuji, trentaduenne di Yokohama e dottore in Scienze politiche da dieci, è stato ospite in Sardegna in una piccola azienda biologica nei pressi di Nuoro, per imparare la lingua e apprendere l'arte della pastorizia sarda. In cambio ha offerto le sue braccia e la sua dedizione a un mestiere antichissimo, che Shinohara san vorrebbe un giorno importare in Giappone insieme al formaggio biologico di Nurri. È già stato soprannominato "il pastore dagli occhi a mandorla".
A lui e a tutti coloro che amano la mia Terra, spesso trascurata dagli stessi Sardi, va il mio più profondo rispetto.

Con questa modestissima indagine ho voluto raccontarvi qualcosa di me, mettendo a confronto le due Isole che mi attraggono ai capi estremi del mondo, e che convivono da sempre nel mio cuore.


April 10, 2007

春になると。。。Benvenuta primavera! *^_^*

皆さん、今度はあまり伝統的のないイースターの昼ご飯を楽しみに作ったんですね。
イタリア人の習慣からすると、イースターにお魚や野菜を食べるのはおかしいと思っているのも無理ではありませんが。。。鐘つきが聞こえて、お天気がとても良かったので、素敵なイースターを過ぎました。*(^_^)*


Quest'anno mi sono divertita a preparare un pranzo pasquale davvero alternativo. Non me ne vogliano i tradizionalisti, ma a casa mia a Pasqua non si mangia carne e il menu era tutto a base di pesce fresco e verdure. Una giornata splendida e soleggiata, con le campane che hanno reso l'aria davvero festosa :)

Antipasti:
Avocado ripieno di cocktail di gamberi
Alicette marinate
Pinzimonio tricolore
Bruschette con pachino
Formaggi misti
Rustico ricotta e carciofi

Secondi:
Spigola al cartoccio
Spiedini di pesce (gamberone, spada, salmone, calamaro)
Calamari alla griglia
Funghi e pannocchie arrosto

Vini:
Cerveteri bianco Nova Caere
Trebbiano d'Abruzzo Casal Thaulero
Aragosta S. Maria La Palma

March 24, 2007

合気道。Dimensione Aikido. Due ore di viaggio in un mondo parallelo.

冒険旅行のような好機を捉えて、ダミコさんの富士本先生の合気道のステージに参加した。ディジカメを持っていて、しんとして畳の回りを歩きながら同じ目的を持っている150人の活力にびっくりされた。忘れられない。


Questa volta ho colto la palla al balzo e mi sono unita al mio caro amico D’Amico san in un’avventura senza precedenti: uno stage di Aikido condotto da Fujimoto Sensei.
Armata di dijikame mi sono mossa silenziosa ai bordi del tatami, cercando di cogliere attimi e particolari, coinvolta da profondi silenzi e sorpresa dall’energia che emanano 150 persone unite dallo stesso obiettivo. Esperienza indimenticabile.

February 24, 2007

イタリアでの日曜日は楽しい。


毎日の生活は朝から晩まで大変忙しいので、料理を作る機会があまりない。いつもは外食をしているが、日曜日は時々掃除などのあとで、シャワーを浴びてからゆっくり時間をかけて昼ご飯を作っている。
食事を作ってあげるのが大好きなので、先週の金曜日9人の友達を招待電話をした。土曜日は朝早く起きて、この近くの市場で生野菜や魚やパンなどを買ってから家に帰った。夜はいつも遅く帰るので、帰宅の途中でウインドーショッピングしかできないので、セールが終わらならないうちに、コートを買いに行きたいと思っていた。だから、土曜日の12時にパッチさんとトラステベレ駅で待ち合わせることになって、一緒にパルコ・レオナルドと言う有名なデパートへ行った。
このうちに引っ越しして以来、日曜日は朝食をしてからガーデニンができるようになった。でも、この前の日曜日は友達9人と昼ご飯を一緒に食べる予定だったので、ガーデニングを早目に終えて、食事の準備をゆっくりした。
まず野菜を良く洗って、ピンツィモニオと言うオートブルを作った。次にゆでたえびとソースを混ぜて、エビカクテルを作ってから焼き魚の準備をした。友達のサンドロさんはバーベキュー料理が上手なので、私が焼き魚の準備をしている間、炭火をおこすことになった。
イタリア人は日本人に対して、食事を遅くするので、友達は午後の1時ごろから来始めた。みんなが赤いワインを持って来たので、オートブルを食べ終えたごろ、少し酔っぱらってしまって、パーディーがにぎやかになった。
二月なのに、春のように暖かい日が続いている。みんなは食事をしながら、色々な話をした。ワインを飲んだり、ローマの素敵なお空を見たりしているうちに、5時過ぎになった。
帰宅する前に友達に「できるだけ、もう一度ご招待ください」と頼まれたが、仕事は凄く忙しくなったので、2月中もう一度日曜パーディーができるかどうかまだ分からない。
大変疲れたが、友達と一緒に楽しみにしている。

Nella vita di tutti i giorni sono sempre così impegnata che difficilmente riesco a trovare l'occasione per dedicarmi alla mia passione per l'arte culinaria. Durante la settimana pranzo spesso fuori, ma la domenica, dopo aver sistemato la mia casetta esplosa, qualche volta mi prendo un po' di tempo e mi diverto a cucinare.
In realtà ciò che mi diverte di più è cucinare per gli amici. Così la scorsa settimana ho deciso di invitare 9 amici a un barbecue domenicale. Sabato mattina mi sono alzata presto e sono andata al mercato vicino casa: pesce fresco da grigliare, verdure invitanti e pane appena sfornato per gustose bruschette. Poi, verso le 12, mi sono incontrata a Stazione di Trastevere con la mia amica Patty, destinazione Parco Leonardo, con l'intento di comprare un bel cappotto prima che finiscano i saldi.

Da quando mi sono trasferita nella mia nuova casetta la domenica mattina, qualche volta, dopo una ricca colazione mi occupo piacevolmente del mio terrazzo fino a tarda mattinata. La scorsa domenica, in vista del pranzo, ho finito presto con le mie piantine e mi sono dedicata ai preparativi per il barbecue.
Prima di tutto ho pulito le verdure e preparato un bel pinzimonio; nel frattempo che ho lessato i gamberetti per il cocktail e pulito il pesce da grigliare, il mio amico Majime, un vero re del barbecue, ha preparato una fantastica brace.
Gli italiani, rispetto ai giapponesi, mangiano davvero tardi. I miei amici si sono infatti presentati alla snocciolata dall'una in poi, ciascuno recante una bella bottiglia di vino. Tant'è che dopo l'antipasto eravamo già tutti un po' brilli :)
Nonostante sia Febbraio fa caldo come se fosse primavera. Così abbiamo piacevolmente chiacchierato e ammirato il bellissimo cielo romano, e senza che ce ne accorgessimo si sono fatte le 5.
Prima di andare via, mi hanno chiesto tutti quando avremmo potuto ripetere questa piacevole esperienza... Ma sono così presa da lavoro che non so se riuscirò a organizzare dinuovo entro l'arrivo della primavera... :(
Nonostante mi sia stancata tantissimo, non vedo l'ora di riorganizzare un bel barbecue in terrazza e trascorrere ancora delle ore liete e spensierate!

January 29, 2007

レストランのような路面電車。Signori, si parte.



Per quelli come me che divorano metri di scale mobili a ritmo di mp3, prendono spintoni da turisti più o meno disorientati, ottimizzano il tempo correggendo rational in 23 minuti e 37 secondi e trattengono il respiro nelle ore di punta cercando di non incrociare sguardi maliziosi, tutto ciò potrebbe sembrare sospetto.
E invece si tratta di un'esperienza unica che mai avrei pensato di fare fino a pochi giorni fa, una serata gelida di gennaio, 12 ore di stanchezza sulle spalle e, diciamolo, un pizzico di scetticismo.

Siamo a Roma, Porta Maggiore, ore 21.00.
Un compleanno a sorpresa, una trentina di invitati e diverse buste più o meno griffate che fanno capolino tra cappotti e piumini.
Ci conosciamo quasi tutti, almeno di vista, inganniamo il freddo ripetendo nomi e occasioni in cui ci siamo già incontrati.
Diversi tram sostano e ripartono, scaricando gente lanosa e frettolosa. Intorno a noi le rovine di Roma antica, arcate di travertino in cui scorreva anche l"Aqua" che mi piace pensare abbia ispirato mia madre nella scelta del mio nome.

Trenta teste si girano pian piano, il vociare si trasforma in gridolini e risate: è arrivato, è il nostro tram. È tutto illuminato e addobbato di festoni e palloncini, tovaglie colorate, tremori di candele e poltroncine imbottite.
Siamo tutti eccitati all'idea di salire e ci dividiamo in gruppetti a seconda dell'intimità. All'interno dei due vagoni sei tavoli da quattro e quattro tavolini da due.
Prendiamo tutti posto e, dopo pochi minuti, le luci si spengono. Nascondiamo le candele con le mani e guardiamo di soppiatto due figure bigie che si avvicinano frettolose.
Lui l'abbraccia premuroso e la accompagna verso noi, ma lei fatica sui tacchi alti e incespica sui binari...
Si apre la porta, si accendono le luci e scoppiamo in un fragoroso e scomposto TANTI AUGUURIIIIIII!!!!!

Signori, si parte. Tutti seduti e ridanciani, il tram che sobbalza, accanto a noi finestrini di facce stupite e stipate e automobilisti assonnati.
Il tram attraversa Piazza Vittorio, viale Manzoni, per poi regalarci la sosta davanti a una delle più belle vedute del mondo: il Colosseo di notte, con tanto di spicchio di luna.

Dalla cucina cominciano ad arrivare antipasti, drink più o meno alcolici, la musica attraversa energicamente gli anni '80.
Siamo tutti rilassati e felici, la stanchezza sembra scomparsa e dopo qualche "shottino" le risate si fanno più alte.
Primi, secondi, un gruppetto di fumatori si avventura all'aperto facendo boccacce a noi freddolosi che rispondiamo brindando alla loro salute.

La festeggiata si muove tra i tavoli scartando pacchetti e raccontando come sia stata piacevolmente raggirata dal suo adorabile maritino.
La prendiamo tutti in giro per il vestitino sexy e la ricopriamo di baci e regali. Le ore trascorrono piacevoli, tra balli scatenati e promesse di nuove serate.

Verso l'una le luci lampeggiano, signori e signore tutti in carrozza. Nel viaggio di ritorno salutiamo i vicini di macchina come scolari in gita scolastica, tutti più o meno brilli e stanchi, ma pronti a raccontare la nostra avventura ai colleghi del giorno dopo.

Assolutamente da rifare, magari in primavera. Così suggerisce il mio maldigola del "giorno dopo" :)

January 26, 2007

プッチーニの過ちだ。Tutta colpa di Puccini.


"Un bel dì vedremo
levarsi un fil di fumo
sull'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
entra nel porto...
romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!"


Quando lessi la prima volta il libretto della Butterfly avevo circa 8 anni.
Me ne stavo lì, seduta sul parquet davanti al giradischi, il mio volto di bimba riflesso sulle ante lucide di ciliegio del grosso mobile, e passavo le ore a rovistare tra i vinili di mia madre. Starnutivo tra la polvere e mi chiedevo perché Patty Pravo non avesse le sopracciglia.
Una volta la mia attenzione venne attratta da un cofanetto rosso con sopra scritto "Madama Butterfly". All'interno un grosso disco e un libretto un po' ingiallito.
Lo lessi distrattamente senza capirne il significato. Ora conosco tutte le arie di Puccini più famose a memoria.

Madama Butterfly è una tragedia in tre atti ambientata in Giappone, per l'esattezza nel porto di Nagasaki (oggi tristemente famosa per il bombardamento atomico).
Il libretto è tratto dall'omonimo racconto di John Luther Long, dal quale il commediografo David Belasco creò un travolgente dramma al quale Puccini assistette nel 1900 a Londra. Dopo aver visto la rappresentazione, Puccini decise di riprodurre l'opera concentrandosi su quella misteriosa e affascinante figura orientale: la geisha.

Egli compose le sue arie senza essersi mai recato in Giappone, raccogliendo tutte le informazioni possibili, in particolare grazie all'aiuto dell'attrice giapponese Sada Yakko e alla moglie dell'allora ambasciatore nipponico in Italia.
La stessa cosa è successa a me, ho nutrito per anni il mio amore per il Giappone raccogliendo notizie ovunque e studiando seriamente la lingua, potendomi recare per la prima volta nel Paese del Sol Levante solamente questa estate.

La prima, disastrosa rappresentazione della Butterfly avvenne il 17 febbraio 1904 al Teatro della Scala a Milano.
Il pubblico non capì la delicatezza del dramma e, solo dopo diverse rielaborazioni, l'opera venne finalmente riproposta.

Il dramma racconta della tragica storia d'amore tra il tenente della Marina degli Stati Uniti Benjamin Franklin Pinkerton e la giovanissima geisha Cho Cho san (che in giapponese significa appunto farfalla), figlia di una famosa e ricca famiglia di Nagasaki, caduta in disgrazia dopo il suicidio del padre. Il tenente Pinkerton, follemente attratto dalla bellissima geisha, decide di sposarla per gioco e per appagare i suoi capricci ma con rito giapponese, lasciandola solo un mese dopo per tornare alla sua vera vita in America, con la falsa promessa di ritornare da lei "a primavera, quando i pettirossi fanno il nido".
Bellissima l'aria "Addio fiorito asil", dove il tenente canta il suo addio con il rimorso nel cuore. Prima di partire, Pinkerton ci rivela di amare sinceramente Butterfly, ma non può più sottrarsi al suo destino.

Butterfly persiste nel suo amore senza mai ascoltare le parole della sua fedele dama Suzuki, ne' quelle del console americano Sharpless che conosce tutta la verità.
Malgrado la totale assenza di notizie, lei lo attende fiduciosa per tre lunghi anni, ignorando una proposta di matrimonio che potrebbe riportarla a una vita agiata e continuando a sperare di vedere un giorno spuntare un fil di fumo sul mare. A tal proposito, ascoltate l'aria "Un bel dì vedremo...".
È durante un dialogo tra la geisha e il console che scopriamo il vero motivo per cui Cho Cho san non può dimenticare Pinkerton. Ella infatti gli mostra un bimbo biondo dagli occhi azzurri.
Il sensale Goro, dopo aver assistito alla scena, corre a raccontare a tutti che non si sa di chi sia figlio il bimbo.
Suzuki lo scopre e lo trascina davanti alla sua signora e, proprio mentre lei sta per pugnalarlo si sente in lontananza un colpo di cannone: è la Lincoln, la nave di Pinkerton.
Butterfly impazzisce dalla gioia e ordina a Suzuki di preparare tutto per l'arrivo del marito.
Ascoltate il brano che descrive questo momento, il Flower Duet. La potenza delle voci e la musica trascinante, crederete anche voi di impazzire insieme a Butterfly.

Come farei per un romanzo giallo, non vi racconterò il finale.
Spero di aver suscitato in voi almeno la curiosità di sapere come andrà a finire.
Se vi è possibile vi consiglio di procurarvi un'edizione della Butterfly, possibilmente cantata dalla divina, Maria Callas, e, libretto alla mano, ascoltate l'intensità dell'epilogo.
Pensate alla vostra geisha che, struggente d'amore, aspetta il suo tenente e, sardamente ostinata, ignora la dura realtà :)

January 16, 2007

ふるさとが変わっちゃった。Ricordi di infanzia.

私が生まれた所はサルデーニャ地方の町です。ローマに引っ越しして以来、クリスマス休みはいつもサッサリへ戻って、家族と一週間を過ごすようになりました。そうして、もう12年間が過ぎました。
子供のときはうちの近くに すごくきれいなオリーブ園がありました。小学校から帰宅の途中でいつもそこによって、木の音を聞くのが大好きでした。雨のときにゆっくり散歩して、土のにおいをかぎました。
そこは今、ずいぶん変わってしまいました。オリーブ園がほとんど消えて、建物がたくさんできました。大きいデパートもできたので住民はみんなは嬉しいですが、私は本当にさびしいです。
Sono trascorsi già dodici anni da quando mi sono trasferita a Roma. Ogni anno, però, in occasione delle feste natalizie trascorro almeno una settimana con la mia famiglia nella mia città di origine, Sassari.
Quando ero bambina nei dintorni di casa c'era solo un bellissimo oliveto. Al ritorno da scuola amavo passeggiare sotto quegli alberi, ascoltando il rumore del vento tra i rami e odorando la terra nei giorni di pioggia.
Ora tutto è diverso. Al posto dell'oliveto ci sono nuovi e alti palazzi, e un animato centro commerciale dove la gente fa spese e si incontra. Sembrano tutti così felici, ma a me manca tanto il mio oliveto...

January 09, 2007

ローマ日本文化会館。 Il mio rifugio, due volte a settimana

Foto tratta dalla welcome page dell'Istituto Giapponese di Cultura, Roma

Poche cose mi danno questo senso di felicità e completezza nel sentire che gli sforzi fatti porteranno a dei risultati concreti. Sto parlando del mio corso di lingua giapponese all'Istituto di Cultura Giapponese di Roma. Da circa tre anni, due pomeriggi a settimana provo l'emozione di varcare la soglia di un edificio etereo e silenzioso, spesso piacevolmente sorpresa dalla bellezza della mostra in corso. Quando entro all'Istituto tutte le ansie lavorative e personali in un attimo si dissolvono, e in me c'è solo la voglia di entrare in biblioteca per approfondire la lezione precedente o anticipare quella nuova. E poi che bello quando alla spicciolata arrivano i miei compagnetti di corso, sembra che il tempo si annulli e ci si prepari ad affrontare una nuova avventura tutti insieme (qualche volta anche il kanji kuizu!!!) :)
Dall'8 gennaio sono dinuovo felice! www.jfroma.it

January 01, 2007

あけましておめでとうございます! Buon Anno 2007! *(^_^)*


皆さん、2007年始まりました。あけましておめでとうございます!
La mia prima settimana dell'anno nuovo: non ho messo neanche un chilo dopo le feste, ho maturato gli interessi di un investimento e ho pranzato da Rokko con la Stefi. Davvero un ottimo inizio!