Showing posts with label Ambasciata Italiana a Tokyo. Show all posts
Showing posts with label Ambasciata Italiana a Tokyo. Show all posts

March 18, 2011

Irriducib(b)ili.

Il vento ha spazzato via il grigiore dei giorni scorsi stendendo uno splendido manto azzurro su di noi e l'aria è così fresca.
Un po' come certe giornate d'inverno quando ero piccola, si usciva a piedi per andare a comprare le paste fresche. Per mano a nonno e con il naso all'insù per via Matteotti.

In vista del weekend lungo, molti dei miei amici italiani si sono spostati verso sud per fare scorpacciate di takoyaki e okonomiyaki. Luca ha addirittura organizzato una fantastica Casa Rifugio nella sua tenuta panoramica di Takarazuka (grazie per l'invito cicci, alla prossima mi fiondo).L'Ambasciata Italiana ci tiene costantemente aggiornati via email e tramite la loro homepage. Sono stati messi a disposizione diversi posti gratuiti nei voli odierni Osaka-Roma e Osaka-Milano per chi vuole rimpatriare, dando chiaramente precedenza a famiglie con bimbi e donne in stato di gravidanza. Una splendida notizia che sicuramente non verrà riportata dai nostri quotidiani, che dopo aver esaurito dati inventati estratti dal cilindro delle menate ora sono tutti presi dalle prossime mosse del Colonnello.

Sicuramente non riporteranno nemmeno la notizia che, accanto all'Esercito giapponese, ora c'è anche la squadra speciale dei Vigili del Fuoco di Tokyo impegnata nelle operazioni di raffreddamento dell'impianto di Fukushima.
Centotrentanove uomini su trenta mezzi speciali rosso fiammante, roba da far sbiadire il nostro blasonato Cavallino. E sono in arrivo anche i cugini da Osaka.

Per concludere, informo parenti e amici che il nostro weekend lungo sarà articolato come segue. Venerdì sera, in vista del piano sul risparmio energetico attuato nella nostra Città dalle 19 alle 22, la Familia se n'è andata a mangiare yakiniku (esattamente manzo di Kobe) nel Ku accanto. Le mie emissioni cipollose hanno costretto Yuka-chan a sgattaiolare via dal futon e a passare la notte all'addiaccio sul tappeto di pecora accanto al letto.

La zuppa finale, principalmente a base d'aglio :D

Oggi invece organizzeremo qui a casa un pranzo italiano con i cognati di Kawasaki. Il menu prevede come main risotto ai funghi (con riso della Sardegna della dispensa rimasta miracolosamente intatta) e diversi vini francesi della cantina di Marito-chan, che continua ad approfittare di imperdibili offerte della Belluna. Come dargli torto!!! :D
Ecco una diapositiva dell'antipasto.


Insomma, noi irriducibbili non ce ne andiamo da nessuna parte. Anzi, nei limiti del budget familiare sganciamo qualche soldino per dare una bella scossa all'economia che barcolla, concedendoci qualche piccolo extra. Dobbiamo pure riprenderci dopo tutto lo stress aggiuntivo che lo sciacallaggio mediatico ha ficcato nelle nostre testoline frastornate ;)

Baci e abbracci a tutti, e ci sentiamo prestissimo.

February 24, 2010

Tokyo Tower e batticuore.


Per una serie di piacevoli coincidenze, ultimamente mi imbatto spesso nella trascendentale visione della Tokyo Tower.
Per esempio percorrendo la Sakurada Doori 桜田通, di ritorno dalle recenti numerose incursioni all'Ambasciata Italiana, luogo di pace popolato da persone incantevoli (il calore italiano abbinato all'efficienza giapponese, non esiste niente di meglio al mondo).

Stessa cosa ieri sera, mentre mi recavo all'ennesimo colloquio di lavoro.
Camicia bianca perfettamente stirata e allacciata, completo nero e capelli semi raccolti. Scarpine nere con un accenno di tacco e un fiocchetto frivolo, giusto per ricordare al mondo che sono femminuccia.


Ma torniamo a lei, la vera protagonista di questo post.
Ieri sera era tutta illuminata d'oro, nel suo consueto abito serale, e accanto a lei faceva l'occhiolino un morso di luna.
Appena rilasciata dagli inferi della Hibiya-sen e accarezzata da un'inaspettata brezza primaverile, camminavo spedita accompagnata da questa surreale visione, dimenticando quel leggero senso di disagio che regolarmente mi accompagna prima di qualsiasi incontro di lavoro.

A proposito, qualcuno mi deve spiegare perché i creative director giapponesi hanno tutti i capelli lunghi, sono abbronzati e portano solo t-shirt bianche o nere.